Poliziotto geloso e violento perseguita la ex e picchia gli amici: condannato

24 Luglio 2024 - 09:49

Accusati di falsa testimonianza padre e fratello e le cugine

TEANO/CARINOLA – Due anni e cinque mesi di reclusione. E’ stata questa la pronuncia del giudice monocratico Patrizia Iorio del tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di M.G. ., 31enne di Nocelleto di Carinola, poliziotto in servizio presso l’ufficio immigrazione della Questura di Milano, finito sotto processo per stalking, lesioni, danneggiamento.

L’agente è stato condannato al pagamento di una provvisionale esecutiva di 7931euro complessivi per le costituite parti civili. A rischio processo per falsa testimonianza il padre ed il fratello e le cugine.

Secondo quanto ricostruito dal sostituto procuratore Alberico D’Albenzio, titolate dell’indagine, il 31enne non avrebbe accettato la fine della relazione con l’ex fidanzata, una 30enne durata 12 anni e terminata a causa di un tradimento del 31enne, nel gennaio 2022. Un lungo silenzio durato un anno tra i due e in occasione del compleanno della vittima l’imputato l’avrebbe ricontattata con la speranza di un riavvicinamento. Speranza vana e da lì le persecuzioni.

Una vera e propria ossessione per l’agente che culminò in un episodio di violenza verificatosi verso le 2 di notte in un distributore di benzina a Carinola nel novembre 2023. L’imputato intercettò l’ex che era in compagnia della cugina, di un amico e di un’amica. Le vetture erano due, una Jeep Renegade e una Fiat Grande Punto. M.G. sorprese la donna nella Jeep dell’amico e sferrò un pugno sul lunotto posteriore dell’auto danneggiandola, minacciando la ragazza che cercò rifugio nella vettura dell’amica e della cugina, la Fiat Grande Punto.

Il 31enne la raggiunse in preda all’ira e aggredì fisicamente l’amica della 30enne che cercò di difendere la vittima. La afferrò per i capelli e per il collo facendola sbattere ripetutamente sul poggiatesta, poi colpì anche la vettura occupata dalle ragazze danneggiandola. I malcapitati riuscirono ad allontanarsi allertando i carabinieri. Vennero acquisite le immagini delle telecamere di sorveglianza del distributore di carburante che ricostruivano i concitati momenti dell’aggressione e il pm all’esito degli accertamenti emise il provvedimento cautelare nei confronti del poliziotto.