PROCESSO JAMBO. I tentacoli del clan dei Casalesi sulla realizzazione del centro commerciale, Dda chiede la condanna per patron ed ex sindaco

8 Febbraio 2024 - 15:07

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TRENTOLA DUCENTA – Sequestro del 51% delle quote societarie della Cis Meridionale, di proprietà di Alessandro Falco ma ascrivibili, per la Dda, a Michele Zagaria, due richieste di condanna e due assoluzioni. E’ quanto emerso dalla requisitoria del sostituto procuratore della Dda di Napoli Maurizio Giordano nel processo per infiltrazione camorristica per la realizzazione del centro commerciale Jambo di Trentola Ducenta, che si sta celebrando dinanzi alla prima sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta dal giudice Francesco Ciocia con a latere Eugenio Polcari e Marzia Pellegrino.

Sono stati invocati 11 anni di reclusione per Alessandro Falco, il patron del centro commerciale Jambo; 8 anni di reclusione per Michele Griffo, ex sindaco di Trentola Ducenta. Assoluzione per entrambi da tutti i reati contravvenzionali (per i quali già lo stesso primo cittadino aveva rinunciato alla prescrizione). Invocata l’assoluzione per Ortensio Falco, a cui era contestato il reato di intestazione fittizia di beni, e per Nicola Picone, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Richiesta di non luogo a procedere per Nicola Pagano in quanto deceduto. Secondo la ricostruzione del pubblico ministero della Dda, Maurizio Giordano, il clan dei Casalesi avrebbe messo lo zampino nella realizzazione del centro commerciale e proprio l’amministrazione comunale guidata da Griffo prima e quella successiva avrebbero favorito l’ampliamento della struttura.

Si torna in aula nel mese di marzo per l’avvio delle discussioni dei legali.