ORE 16.20. ESCLUSIVA. Soldi in cambio di promesse di assunzioni in polizie di Stato e penitenziaria. ECCO I NOMI DEGLI ALTRI 6 INDAGATI
9 Agosto 2018 - 16:20
MADDALONI (t.p.) – Si allarga lo scandalo delle “bustarelle” per false raccomandazioni relative ai concorsi dper entrare nella polizia di Stato e nella polizia penitenziaria. Ci sono altri sei indagati che devono rispondere di millantato credito in concorso tra di loro, oltre a Giuseppe Zarrillo, 53 anni di Capodrise, dipendente del ministero della Difesa presso il Pirotecnico di Capua e arrestato ieri mattina.
Gli altri indagati sono: Ivan Mone, 42 anni, di Caiazzo, dipendente del ministero della Difesa, Andrea Nuzzo, 64 anni, di Maddaloni, responsabile dei servizi cimiteriali a Maddaloni, Salvio Salvatore Grauso, 28 anni, di Maddaloni ex militare in ferma volontaria, Alessandro Pontillo, 33 anni, di Marcianise, Eleonora Nuzzo, 33 anni, di San Felice a Cancello, Antimo Di Rauso, 40 anni, di Capua, dipendente dell’Agenzia delle Entrate.
Per tutti proseguono le indagini da parte della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Potrebbero rimanervi invischiati anche insospettabili ufficiali in questa inchiesta partita un anno fa dopo una segnalazione presso la Procura di Santa Maria Capua Vetere. Secondo l’accusa, in particolare Giuseppe Zarrillo, per ora l’unico arrestato, insieme a Pontillo, millantando la conoscenza di alcuni ufficiali, in via di identificazione, si sarebbero fatti promettere somme fino a 25 mila euro per ottenere in anticipo i risultati in anticipo delle prove preselettive del concorso del 21 luglio 2017 per la selezione di 541 allievi Polizia Penitenziaria. Lo stesso capitava per un altro concorso, stavolta per le assunzioni per la Polizia di Stato.