REGGIA DI CASERTA. In scadenza il bando per il trasporto dei turisti su veicoli elettrici. Presto l’intervista a Claudio Belardo

22 Novembre 2020 - 10:05

Caserta – (pasman) Domani scade il termine per l’adesione, da parte delle ditte che riuniscano i selettivi requisiti economici e tecnici richiesti, alla “Manifestazione di interesse finalizzato all’espletamento di una procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara,   per l’affidamento in concessione del “servizio trasporto persone mediante autoveicoli elettrici, omologati con conducenti, all’interno del Complesso Vanvitelliano- Reggia di Caserta”, come dal bando del museo borbonico. E, per inciso, sarà interessante sapere quali imprese si faranno avanti, tenuto conto che è necessario un fatturato minimo nell’ultimo triennio di € 2.250.000, non proprio bruscolini.

E’, questo, l’ultimo passaggio per la cacciata definitiva delle carrozzelle a cavallo dal parco di Palazzo Reale. Sulla questione già abbiamo spiegato il nostro dissenso, con parole fin troppo chiare per chi le voglia intendere e non sia perso in fumisterie ideologiche.

Per la sua clamorosità, torniamo solo su quell’ossimoro turlupinesco utilizzato dalla direzione museale per giustificare la misura attilesca: una presunta svolta green del monumento, realizzata sostituendo le macchine ai cavalli Ah ! ah ! ah !

Per quanto ci riguarda, ribadiamo che con la sua gratuita decisione il direttore Tiziana Maffei è venuta meno, quale pubblico dirigente, al suo dovere di terzietà ed imparzialità verso un’attività lecita, fino a prova contraria, qual è il trasporto a cavallo. Gli abusi che possano essere stati commessi nello svolgimento di questa dovevano essere colpiti individualmente e non con la sua definitiva abolizione. Naturalmente non ci interessano le possibili ragioni per le quali la funzionaria ha ritenuto di agire così. Se per convinzione animalista propria, per suggestione o condiscendenza verso i gruppi animalisti che immediatamente inscenarono una protesta – è da credere, non autorizzata, datane la subitaneità dell’assembramento – all’ingresso della Reggia,

subito dopo la morte, per cause ancora tutte da verificare, del cavallo dello scorso agosto, la quale è stata all’origine di questa vicenda.

Non ci interessano le motivazioni, dicevamo, ma gli effetti deleteri della scelta, quelli che abbiamo analizzati le scorse volte. Ma anche perché, per tale via, dovremmo ammettere il paradosso che, un domani, un sindaco di fede musulmana possa arrivare a proibire nella sua città la vendita degli alcolici, secondo il suo credo religioso, sul presupposto strumentale della loro nocività per i giovani.

Crediamo, all’opposto, che per i principi che regolano il nostro stato di diritto valga fermamente la regola dell’affidamento dei rapporti giuridici. Ergo, i vetturini non dovevano e non potevano ragionevolmente attendersi l’estromissione dalla Reggia nel malo modo in cui essa è avvenuta. Ai nostri occhi, essi sono vittima di una patente ingiustizia!

E speriamo, infine, che i sette e passa cavalli non più in servizio scampino alla macellazione, non potendosi immaginare per davvero che, improduttivi di qualche reddito, possano essere mantenuti per liberalità. Anzi, facciamo così, per un elementare criterio di equità sostanziale, la direzione della Reggia si faccia parte diligente perché gli animali vengano acquistati e mantenuti dagli animalisti che li avrebbero a cuore.

Una pattuglia della squadra a cavallo della polizia, reparto che ha sede nella Reggia

Inoltre, la direttrice Maffei saprà essere conseguente e dare lo sfratto anche alla squadra a cavallo della polizia che ha sede con stalle ed animali e presta servizio all’interno del parco vanvitelliano ? O la vorrà sui monopattini elettrici ?

Sulla discutibile abolizione delle tradizionali carrozzelle della Reggia ci siamo già dilungati, come abbiamo, in due precedenti note. Oggi torniamo sull’argomento solo per presentare un qualificato parere in proposito di un genuino animalista, perché maestro di equitazione, uno che vive in simbiosi con i cavalli e sa di che parla.

Nella foto di repertorio, l’istruttore di equitazione Claudio Belardo impegnato nel salto di un ostacolo.

Ci riferiamo al casertano Claudio Belardo, il cui nome potrà suonare famigliare, perché nel 2010 fu personaggio di punta di Horse Factor, primo reality equestre in onda sul canale UNIRESAT 220 Sky Sport (girato presso Le Scuderie di Mustonate Equestrian Center di Varese) nel quale in varie puntate televisive si battè contro il maltrattamento dei cavalli.

Per non abusare della pazienza dei lettori pubblicheremo, tuttavia, la sua intervista in una seconda parte, limitandoci a tracciare ora una sua breve nota biografico-professionale.

Claudio Belardo insegna equitazione con metodologie pedagogiche specifiche, dai giovanissimi agli adulti. Laureato in Scienze e Tecniche Psicologiche, ha concluso due corsi universitari annuali di perfezionamento e aggiornamento professionale in “Bullismo e Cyberbullismo” e in “Bisogni educativi speciali” con tesi sul sostegno dei BES con l’ausilio del cavallo. Allievo del Centro di Preparazione Olimpica (CPO) Giulio Onesti di Roma, vi consegue la massima qualifica federale di Personal Trainer di 3 livello (Fipe). Nel suo percorso formativo ha conseguito, altresì, la prestigiosa qualifica del Coni Campania di Tecnico di Ginnastica posturale in ambito sportivo e la qualifica internazionale di Personal Trainer Certificato (CPT) della National Strangth e Conditioning Association (U.S.A.). Come atleta di equitazione è fra i pochi ad aver praticato 7 discipline, tra le olimpiche, di Salto a Ostacoli, Dressage, Completo e, tra le non olimpiche, di Attacchi, Volteggio, Galoppo e Barrel.

In campo scientifico, la rivista specialistica di attività atletiche Strength&Conditioning ha pubblicato un suo articolo di approfondimento sulla preparazione atletica con sovraccarichi per gli sport equestri. Recensito ed ospitato da periodici di settore, è apparso su TuttoDressage, CavalloMagazine, Il portale del cavallo, Cavallo2000. Il mensile nazionale Ditutto.it gli ha dedicato la copertina. Nel 2016 ha ricevuto due incarichi federali dalla Fise Lazio come presentatore delle premiazioni per meriti sportivi delle discipline non olimpiche e olimpiche.