RIAPERTURA DELLE SCUOLE IL 24… Ma sì, facciamoci del male: De Luca fa campagna elettorale anche sulla data. Studenti, docenti e genitori carne da macello

4 Settembre 2020 - 08:44

CASERTA (g.g) – L’orientamento della Regione Campania è di aprire le scuole il 24 settembre. E’ quanto emerge dalla riunione, svoltasi ieri, del presidente Vincenzo De Luca con i sindacati e i vertici del sistema scolastico regionale.
La decisione non è stata formalmente presa ieri sera, ma in una riunione di giunta a inizio settimana prossima.

Fin qui la scarna nota di agenzia. Naturalmente, dietro a queste comunicazioni di circostanza, c’è altro almeno davanti ai nostri occhi che seguono da mesi e mesi, ogni giorno le singole mosse e le singole esternazioni del governatore, che  Vincenzo de Luca voglia utilizzare anche la data dell’apertura dell’anno scolastico per concentrare il più possibile l’attenzione dei suoi corregionali sulla sua figura, in modo da poterne trarre un vantaggio elettorale.

Anzi, un ulteriore vantaggio,visto dal momento in cui il Covid è diventato una drammatica realtà, De Luca è stato, al contrario, colpito da improvviso benessere,  riuscendo a rovesciare  le cifre dei sondaggi che lo vedevano largamente in svantaggio fino all’inizio del febbraio scorso.

Sul piano della valutazione di queste fredde e  ciniche strategie, chi scrive e questo giornale non hanno la necessità di dire nulla di nuovo rispetto a come e a quanto ci siamo già espressi nei mesi scorsi. Il personaggio è quello che è: il suo universo – mondo è rappresentato dalla determinazione costante, instancabile di sé e dalla reiterazione della sua leadership di potere.

Di fronte a questi obiettivi, tutto viene messo in secondo piano,  anche, come in questo caso, l’interesse degli studenti campani e dei professori e di tutti coloro che lavorano nel mondo della scuola letteralmente sballottati da una situazione all’altra, da una cognizione dei fatti ad un’altra. Perché se il governatore della Puglia Michele Emiliano ha chiuso sobriamente la partita della data di inizio dell’anno scolastico lo scorso 2:luglio, rendendosi perfettamente conto che non sarebbe stato possibile aprire le scuole e poi chiuderle dopo 6 giorni per le elezioni

De Luca, questo, non lo ha fatto e  non lo ha fatto  perché ha voluto in questo modo, mettere al centro della sua drammatizzazione retorica della realtà, della sua infinita recita, anche questo aspetto particolarissimo è delicatissimo, che tocca pesantemente la vita di decine di migliaia di famiglie campane, che vedono  i loro figli, in pratica, abbandonati e disorientati dal fatto che dal marzo scorso , anzi dall’inizio del  marzo scorso, non  abbiano più messo piede nelle proprie classi.