RICICLAGGIO DA 175 milioni di euro. Regge l’accusa di camorra per Giuseppe Guarino che resta in carcere e ci rimarrà a lungo

11 Novembre 2021 - 10:59

Così si è pronunciato il tribunale del Riesame che ha  rigettato in toto il ricorso dei difensori, ritenendo esistenti i gravi indizi di colpevolezza e riconoscendo dunque piena validità all’impianto accusatorio formulato dalla Dda di Napoli e confermato in prima battuta dal gip dello stesso tribunale partenopeo

 

TRENTOLA DUCENTA/SAN MARCELLINO – Brutte notizie per Giuseppe Guarino, l’indagato principale della maxi operazione che qualche settimana fa ha portato all’arresto di diverse persone accusate di aver organizzato e realizzato un sistema di riciclaggio che in tre anni e mezzo avrebbe portato, secondo l’accusa, a ripulire 175 milioni di euro, frutto di un sistema articolato di truffe consumate ai danni dello Stato, soprattutto per il mancato pagamento di Iva ed accise.

Se veniva dato per scontato il mantenimento della misura per quanto riguarda il reato di riciclaggio, qualche dubbio c’era sulla tenuta dell’articolo 7 cioè dell’aggravante camorristica, del riconoscimento dei gravi di colpevolezza sul fatto che Giuseppe Guarino sia un esponente del clan dei Casalesi. Invece il tribunale del Riesame ha confermato in toto le accuse per Giuseppe Guarino, il quale ovviamente rimarrà in carcere e anche come prospettiva di carcerazione preventiva, i tempi per lui si allungano sensibilmente.