Ricoverata dopo bypass gastrico, il marito di Angela interrogato per tre ore

24 Febbraio 2022 - 12:34

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Decisa accelerazione della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere sulla vicenda della 28enne Angela Iannotta, mamma di tre bambini piccoli (di 7, 8 e 2 anni) ricoverata da inizio febbraio in pericolo di vita all’Ospedale di Caserta dopo aver subito due interventi di chirurgia bariatrica con by pass gastrico effettuati dallo stesso chirurgo, che e’ stato denunciato.

Il marito di Angela, che ha fatto partire le indagini attraverso la denuncia presentata alla Polizia di Stato dai suoi legali Raffaele e Gaetano Crisileo, e’ stato interrogato per tre ore dal magistrato della Procura Valentina Santoro e dagli ufficiali di polizia giudiziaria, ricostruendo la vicenda che ha interessato la moglie e i rapporti con il chirurgo napoletano che ha operato due volte Angela; l’uomo ha anche fornito i messaggi WhatsApp intercorsi tra la moglie e il chirurgo.

La donna, che voleva dimagrire, e’ stata prima operata presso la Clinica Villa Letizia de L’Aquila (a marzo del 2021), quindi dopo gravi complicazioni e’ stata operata alla Clinica Villa del Sole (nello scorso mese di gennaio) per poi finire all’ospedale di Caserta con una grave setticemia. I familiari di Angela, in attesa che la Procura svolga la consulenza medico-legale sulla 28enne, hanno gia’ nominato un consulente di parte, ovvero il medico legale Antonio Cavezza; si attende inoltre la decisione del Ministro della Salute, Roberto Speranza, cui i familiari hanno inviato due giorni fa – tramite gli avvocati Crisileo – un esposto per avviare una inchiesta tramite ispettori ministeriali o i carabinieri del Nas, al fine di accertare se le due cliniche private dove e’ stata operata Angela fossero o meno accreditate alla Sicob (Societa’ Italiana per la Cura dell’Obesita’ e delle malattie metaboliche ), se fossero attrezzate a praticare interventi bariatrici di tale complessita’ quale quelli con bypass gastrico cui e’ stata sottoposta Angela e se fossero munite di terapia intensiva.