S.MARIA C.V. Chiesti due anni e mezzo di carcere per il consigliere comunale Martino Valiante. Ora rischia la sospensione per la legge Severino

9 Maggio 2024 - 13:51

SANTA MARIA CAPUA VETERE – La procura del tribunale di Cassino, a 4 anni e mezzo dall’inizio dall’esplosione dell’indagine sull’illegittima gestione dei fondi destinati all’accoglienza dei cittadini immigrati nelle province di Rieti, Isernia, Cassino e Caserta, ha presentato la richiesta di oltre 70 anni di carcere.

A novembre 2020 erano stati rinviati a giudizio in ventidue e nelle scorse ore è stata pronunciata la requisitoria nei confronti degli imputati.

Ieri, ad oltre tre anni di distanza dall’inizio del processo, Mattei nell’aula di corte d’assise del tribunale di Cassino  ha discusso per ben quattro ore e avanzato le sue richieste al collegio penale. 

Cinque richieste di assoluzione e le 17 di condanna, a vario titolo, per truffa, corruzione, fatture false. Il tutto, ipotizzando l’associazione per delinquere tra i vari imputati per reati commessi nell’arco temporale 2012-2016.

Rischia una condanna a due anni e due mesi il consigliere comunale di Santa Maria Capua Vetere, Martino Valiante. Personaggio di spicco del Partito Socialista sammaritano, il cui leader indiscusso è Nicola Leone che, ultimamente, ha fatto fuori Carlo Russo dalla giunta, utilizzando proprio una determinazione presa dallo stesso Valiante e dalla presidente del consiglio Anna Sepolvere, anch’essa attraversata, seppur indirettamente, da una vicenda giudiziaria, visto che il marito si trova in carcere per reati piuttosto gravi.

Insomma, il timore è che l’unico sicuramente fuori da questioni giudiziaria, personali o familiari, sia stato eliminato. E qui ci viene una battuta: se vuoi avere a che fare con i socialista a Santa Maria, devi avere a che fare con carabinieri, procure, eccetera.

Natualmente, i due anni e 6 mesi sono la richiesta della procura. Bisognerà attendere l’esito delle discussioni degli avvocati difensori e delle parti civili per sapere l’esito della sentenza.

Nel caso in cui questa dovesse essere pari a un anno e mezzo e andasse a punire il reato di corruzione, scatterebbe la procedura della Legge Severino che, di qui a qualche mese potrebbe essere rivista nella riforma della giustizia il cui testo andrà al vaglio del Parlamento in estate o all’inizio del prossimo autunno, ma che oggi è operativa.

Valiante, quindi, rischia una sospensione di 18 mesi dalla sua carica di consigliere comunale se verrà condannato in primo grado. La legge Severino, infatti, prevede questa misura per i reati di peculato, traffico di influenze illecite, abuso d’ufficio, corruzione in ogni sua forma, dall’articolo 318 a 322 bis del codice penale, malversazioni di erogazioni pubbliche, promotore di interruzione d’un servizio pubblico e concussione.

A questi ovviamente vanno aggiunti quelli più gravi relativi a criminalità organizzata, armi e spaccio di droga.

Altri casertani imputati sono Angelo Marrocco, 73 anni di Rocca D’Evandro, Ornella Romanelli, 67 anni residente a Rocca D’Evandro, Giuseppe D’Errico, 44 anni di Caserta e residente a Casagiove.

I NOMI, LE CONDANNE E LE ASSOLUZIONI RICHIESTE

Katia Risi (7 anni e 2 mesi), Paolo Aristipini (6 anni e 4 mesi), Massimiliano Murante (6 anni), Salvatore Maddonni (6 anni), Michele Murante (5 anni e 6 mesi), Bruno Scittarelli (5 anni),  Alessandro Pieroncini (4 anni), Francesco Mosillo (4 anni e 10 mesi), Lucio Secondino (4 anni e 10 mesi), Giuseppe Di Pilla (4 anni e 4 mesi), Dino Secondino (3 anni e 4 mesi), Modesto Della Rosa (3 anni e 4 mesi), Michele De Rosa (2 anni),  Luca Imondi (2 anni e 2 mesi), Martino Valiante (2 anni e 6 mesi), Giuseppe D’Errico (2 anni), Simone Di Nallo (1 anno e 6 mesi).  

Assoluzione per Daniele Quadrini, Lucia Risi e Daniele Scittarelli. Non luogo a procedere per Angelo Marrocco e Ornella Romanelli.