S.MARIA C.V. I fantasmi Apu: il Comune e la Cecere hanno fatto sparire i 15 lavoratori. Per il collocamento non hanno fatto niente negli ultimi 6 mesi

3 Settembre 2018 - 13:31

SANTA MARIA CAPUA VETERE(g.g.) C’eravamo attrezzati per la mattinata, allo scopo di scrivere una notizia di ordinaria furbizia espressa con i soliti giochetti da una delle amministrazioni comunali della nostra provincia, nel caso specifico quella di Santa Maria Capua Vetere, la quale ha pubblicato la delibera per accedere ai finanziamenti per un nuovo progetto di pubblica utilità, finanziato dalla Regione e che prevede assunzioni a tempo determinato.

In questa delibera c’è scritto che ne fa parte integrante la graduatoria degli ammessi al progetto, cioè di coloro che lavoreranno 6 mesi per il comune.

Senonché abbiamo dovuto temporaneamente rimandare la trattazione specifica di questa notizia. Ciò perchè i 15 che hanno appena terminato il primo progetto partito a marzo, recandosi all’agenzia del lavoro, ex collocamento, si sono imbattuti in una brutta sorpresa, visto e considerato che gli è stato detto che loro non esistono, che non hanno mai svolto alcun lavoro per il comune di Santa Maria Capua Vetere.

Chiaramente i 15 l’hanno presa a ridere e hanno chiesto che l’agenzia del lavoro contattasse immediatamente la dirigente competente Erminia Cecere, che finalmente, sembra, diciamo sembra, aver completato il suo lungo periodo di vacanze per effetto del quale i 15 Apu ancora non hanno preso lo stipendio in grave  ingiustificato ritardo.

La Cecere è sembrata cadere dalle nuvole. Avrebbe detto: “Ma io ho fatto una pec.“. Ora, a parte il fatto che ‘sta pec non è la panacea di tutte le procedure e non è che se tu fai una pec ti sei guadagnata le glorie del paradiso. La pec non è la soluzione omnibus. In questo caso specifico, non sappiamo se la Cecere conosce il fatto che tutta la gestione delle complesse dinamiche legate a questi finanziamenti è regolata da una piattaforma informatica, in cui tutti i soggetti beneficiari, cioè i comuni che hanno la possibilità di migliorare i propri servizi e le loro azioni, grazie all’opera, seppur precaria, di questi lavoratori, devono accedere scaricandoci tutte le informazioni, cioè tutto ciò che serve a rendere le procedure nitide e fluide.

Insomma, il comune di Santa Maria Capua Vetere che veramente è diventato un luogo del caos, del relativismo delle procedure amministrative, dell’approssimazione, dell’incompetenza nefasta, non si è mai curata di questi 15 Apu, facendoli diventare in pratica dei fantasmi che oggi l’agenzia del lavoro non è in grado di registrare come maestranze che hanno accumulato 6 mesi di lavoro, i quali entrano a far parte di quel curriculum e di quel corredo di informazioni che poi possono risultare utili per altre chiamate.

Seguiremo l’evoluzione della vicenda.