S. MARIA C.V. I NOMI. Le estorsioni del clan dei casalesi alla ditta del verde pubblico: TUTTI ASSOLTI

4 Luglio 2023 - 17:18

Il processo prese il via in seguito alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Massimo Vitolo e Antonio Monaco

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Assolti perchè il fatto non sussiste. E’ quanto stabilito dalla Prima Sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta dal giudice Sergio Enea con a latere i giudici Giuseppe Zullo e Norma Cardullo, nei confronti del tecnico comunale Gianfranco Di Rienzo, Romeo Aversano Stabile e Mario Tiglio finiti sotto processo per le presunte infiltrazioni del clan dei Casalesi nel verde pubblico a Santa Maria Capua Vetere.

Il processo prese il via in seguito alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Massimo Vitolo e Antonio Monaco. Con minaccia costituita nel far valere la forza intimidatoria del clan dei Casalesi, fazione Schiavone, estorcevano svariate somme di denaro all’imprenditore Alfredo Cicala e conseguentemente alla Pumaver srl che vinse una gara d’appalto con il Comune di Santa Maria Capua Vetere dal 2004 al 2009 vennero richieste tangenti fisse in occasione delle festività natalizie e pasquali per un importo di 4000 euro cadauna.

Il Sostituto Procuratore Giorgia Da Ponte della Dda di Napoli aveva richiesto l’assoluzione per Romeo Aversano Stabile, invocando poi 9 anni di reclusione per Mario Tiglio; 7 anni e 6 mesi di reclusione per Gianfranco Di Rienzo. Nel collegio difensivo sono stati impegnati gli avvocati Giuseppe De Lucia, Paolo Di Furia, Carlo De Stavola, Rocco Trombetti, Mauro Iodice, Domenico Esposito, Patrizia Sebastianelli.