S.MARIA C.V. L’opposizione incalza Mirra sulla pompa di benzina dei Cosentino. Busico: “Perché il comune non si difende dopo aver vinto in tribunale?”

16 Dicembre 2019 - 15:55

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Non si è fatta attendere molto la reazione di Paolo Busico, consigliere di opposizione al consesso comunale di Santa Maria Capua Vetere. Uno dei componenti del gruppo di minoranza ha reso noto di aver protocollato in queste ore un’interrogazione al primo cittadino sammaritano Antonio Mirra. La questione per i lettori di CasertaCe è nota e riguarda il al rilascio del provvedimento del 28 novembre scorso che ha autorizzato la IP Service srl della famiglia Cosentino ad installare e quindi mettere in funzione un impianto di distribuzione di carburanti in via dei Romani.

Le domande che Busico pone ricalcano, come scrive lo stesso citando la nostra testata, ciò che abbiamo scritto in questo articolo (LEGGI QUI), a riguardo all’auotizzazione alla Ip Service. Sono questi i dubbi sollevati dal consigliere: “E’

vero che in quell’aria insiste un vincolo archeologico di rispetto imposto con d.d.g. del Ministero per i beni culturali e ambientali del 30 giugno 1998 nella cui relazione storico artistica allegata si rileva l’opportunità di continuare ad apprezzare il monumento, con lo sfondo del monte Tifata senza l’interposizione di architetture moderne, le cui caratteristiche contrasterebbero fortemente con quelle dell’edificio antico e si propone, conseguentemente, di vietare costruzioni pubbliche e private sull’area, che potrà essere destinata a verde attrezzato?” – continua nel documento – “E’ vero che il Comune non si è costituito nel giudizio pendente vs IP Service Innanzi al Consiglio di Stato dopo aver avuto giudizio favorevole al TAR?”

Altro passaggio viene dedicato al rischio speculativo sulle zona della città, di cui potete leggere CLICCANDO QUI, “E’ vero che nel Comune di S Maria C.V . c’e’ una carenza di circa il 50%
di standard urbanistici e nonostante ciò con questo provvedimento si è deciso di sacrificare l’ennesima area destinata a verde gioco e sport in favore di un’attività commerciale che oltre all’impianto di carburanti prevede anche un autolavaggio e una struttura coperta di circa 200 mq destinata a bar, sottraendo il diritto ai cittadini sammaritani di spazi a loro dedicati?“.

Le domande sono state poste, i dubbi sono stati sollevati, prima da CasertaCe e in seguito anche da un consigliere di minoranza che ha utilizzato a pieno il suo diritto di interrogare il sindaco, ora tocca ad Antonio Mirra dare le risposte.