San Felice a Cancello. Terreni edificabili, tassazione e sviluppo: dibattito aperto sul Piano urbanistico comunale

2 Maggio 2022 - 10:53

Primo incontro organizzato della neo-associazione civica “San Felice sei Tu”: tema del giorno è stato il Piano urbanistico comunale e precisamente Attualità e prospettive, Terreni edificabili; aliquote e tassazione, sviluppo sostenibile.

 

 

SAN FELICE A CANCELLO (fabio gagliardi) Anche se le elezioni comunali dovranno svolgersi nella primavera 2024, salvo sorprese, già ora ci sono varie associazioni che si stanno interessando di temi caldi. A tal proposito non possiamo parlare della neo-associazione civica “San Felice sei Tu”. Quest’ultima, come riportato nella locandina dell’evento, facendosi interprete delle molteplici istanze della popolazione in merito ad una vasta gamma di problematiche di ordine sociale, economiche, occupazionali nonché di future prospettive di sviluppo, ha attivato un ciclo di incontri, il primo incontro si è tenuto venerdì scorso presso la saletta dei Padri Barnabiti di San Felice a Cancello. Tema del giorno è stato PIANO URBANISTICO COMUNALE (PUC) e precisamente Attualità e prospettive, Terreni edificabili; aliquote e tassazione, sviluppo sostenibile. Al tavolo di coordinamento sedevano l’Ing. Vincenzo Della Torca, il Dott. Rossi e l’On. Dott. Giovanni Piccirillo, a moderare il tutto vi era il Prof. Luigi Passariello. Presente all’incontro vi era il Primo Cittadino Giovanni Ferrara, alcuni ex ed attuali responsabili del comune di San Felice a Cancello. Ad aprire i lavori è stato l’ex Ing. Capo dell’UTC di San Felice a Cancello Vincenzo Della Torca, il quale, dopo aver fatto un excursus sulla sua vita politica ha criticato per l’inefficienza l’attuale Amministrazione, sino a mettere in discussione la figura del “bravo

ragazzo” del Sindaco Ferrara, in quanto gli è stato impedito dagli uffici preposti l’affissione di alcuni manifesti e l’utilizzo della Sala Consiliare. Della Torca, nel suo discorso, ha toccato il tema dei valori venali dei terreni edificabili ricadenti nelle zone a rischio idraulico e frana R3 ed R4. L’ex Ing. Capo ha criticato gli atti relativi al PUC approvati nel Consiglio Comunale del 17 novembre 2005 e successivamente dal Presidente della Provincia il 14 settembre 2006. Non nasconde, però, che in quell’occasione essendo anch’egli Consigliere comunale ha approvato quel mostro (così definisce il PUC) pur di dare un piano al territorio Sanfeliciano. Della Torca si ritiene anche vittima di quel piano in quanto è proprietario di un appezzamento di terreno edificabile ricadente nelle zone a rischio idraulico e frana. Detto in parole povere, il terreno è edificabile, ma non può costruire fino a quando non si apportano degli interventi di attuativi atti a ridurre il rischio. Ciò significa che lui, e chi si trova nella sua condizione, versa l’IMU vedendosi applicata la tariffa per area edificabile ai sensi di una delibera di giunta comunale del 2008. Questo per il Della Torca è assurdo e si è fatto promotore di questa causa, invitando l’attuale Amministrazione a provvedere all’aggiornamento del regolamento per stabilire i valori venali dei terreni edificabili. L’invito è stato colto, tant’è che all’inizio dell’estate 2021 il Consiglio Comunale approva un atto di indirizzo per l’aggiornamento dei valori venali. A tal proposito noi aggiungiamo, per completezza di informazione, che già la Commissione Straordinaria con deliberazione n. 50 del 05/04/2019 ha rettificato ed integrato le tabelle dei valori venali delle aree edificali. Infatti, con questo atto, la triade commissariale ha ridotto:

  • del 75% il valore venale delle aree edificabili che risultano caratterizzate dalla effettiva impossibilità edificatoria perché ricadenti in zona a rischio idraulico e frana R4 del piano di assetto idrogeologico della Regione Campania;
  • del 65% il valore venale delle aree edificabili che risultano caratterizzate dalla effettiva impossibilità edificatoria perché ricadenti in zona a rischio idraulico e frana R3 del piano di assetto idrogeologico della Regione Campania.

Forse questo particolare della Commissione Straordinaria, Della Torca lo avrà dimenticato di esporlo nel suo lungo discorso.

Dopo Della Torca è stato il turno dell’Avv. Russo, tributarista, il quale si è limitato ad esporre che le cartelle di pagamento inviate dal comune sono illegittime, come hanno anche stabilito alcuni giudici della commissione tributaria, in quanto, a suo dire, non si può applicare un’aliquota così alta per un terreno formalmente edificabile, ma sostanzialmente non edificabile. È stato un intervento molto conciso.

Prima della chiusura dei lavori, il Sindaco Ferrara, non poteva non rispondere all’accusa di Della Torca, infatti dopo i saluti istituzionali di rito, ha subito risposto all’attacco con queste parole “il bravo ragazzo, o i bravi ragazzi hanno avuto gli attributi di candidarsi in un periodo storico molto critico per il territorio di San Felice, ci siamo impegnati e ci impegneremo ancor di più – prosegue Ferrara- preciso che solo alcuni ricorsi sono stati accolti, molti sono stati rigettati, abbiamo ereditato un dissesto, ci stiamo mettendo in carreggiata, ma ciò è possibile solo gradualmente. Non possiamo cambiare le cose dalla sera alla mattina. Ci tengo a precisare che lo scrivente non ha mai impedito l’utilizzo della Sala Consiliare, quel luogo è di tutti e tutti possono usufruirne”. Dalle parole di Ferrara si evince un’apertura a voler risolvere questo problema che va avanti da anni.

Ha chiuso i lavori l’On. Piccirillo, ex sindaco di San Felice a Cancello negli anni 80. Piccirillo ha voluto raccontare la sua esperienza politica da Sindaco di San Felice e poi da Deputato delle Repubblica Italiana, anch’egli non ha risparmiato le critiche all’Amministrazione infatti ha tenuto a ribadire che “sono stato Sindaco nell’epoca del terremoto, quando vi erano problemi seri anche nell’organico del comune, ma io e l’amministrazione siamo riusciti a superare la distruzione provocata dall’evento sismico e siamo riuscita ad incrementare la pianta organica, siamo riusciti a portare i vigili urbani da 8 a 25. Non ci siamo rifiutati di adempiere al nostro dovere, nonostante le mille difficoltà. San Felice deve lavorare in condivisione con i comuni viciniori per diventare di nuovo il fiore della Valle di Suessola.”.

Dopo questo incontro a noi sono sorte delle domande, non le abbiamo esposte in sede dell’incontro in quanto si era fatto tardi; infatti, c’erano anche dei cittadini che volevano intervenire. Le domande che ci siamo posti, e che speriamo che ci vengano date delle risposte sono: Perché gli atti relativi all’approvazione dei valori venali per le aree edificabili ricadenti nelle zone R3 e R4 non sono stati impugnati all’epoca? Forse si pensava che avendo il terreno edificabile si poteva svolgere una speculazione per gli acquisti da parte di terzi o in caso di espropri?