MONDRAGONE. La terribile morte di Cosimo Sarnataro. L’appello dei carabinieri: “Si facciano avanti i cittadini che hanno visto l’incidente”
16 Agosto 2018 - 16:38
MONDRAGONE (g.g.) – Non si tratta di un’indagine semplice, quella riguardante l’incidente che ha portato alla morte del giovane Cosimo Sarnataro. Non è facile perché, fondamentalmente, non esisterebbe alcuna immagine, catturata o catturabile da una videocamera, nessuna prova testimoniale.
C’è il racconto dell’investitore, Daniele Rivetti, difeso legittimamente dai suoi congiunti che anche oggi ci hanno fatto arrivare una garbata lettera in cui sottolineano il soccorso che il citato Rivetti avrebbe portato al giovane già esanime a terra, stretto in un abbraccio, da cui si sarebbe staccato solo con l’intervento dei carabinieri. Però, si sa, l’indagine è efficace quando può contare su elementi neutri e neutrali. Su fatti oggettivi quali sono immagini videoriprese o su testimoni oculari, non implicati affettivamente né con la vittima e neppure con chi l’ha investito. Insomma giuridicamente credibili.
Ed è proprio questo che manca ai carabinieri della compagnia di Mondragone, diretta dal Capitano Iannotti, il quale, non a caso, si è reso promotore in queste ore di un appello a chi ha visto, affinché si metta subito in contatto con i carabinieri per fornire ricostruzioni di ciò che ha visto. Ricordiamo che Daniele Rivetti è stato fermato agli arresti domiciliari. In attesa di un pronunciamento del giudice o eventualmente, in caso di convalida dell’arresto, del tribunale del riesame.