Sconto di pena per Pietro Paolo Venosa. Il no della Cassazione

9 Ottobre 2024 - 10:03

Ritenuto infondato il ricorso presentato dall’avvocato difensore

SAN CIPRIANO D’AVERSA – La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal legale di Pietro Paolo Venosa avverso l’ordinanza del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli.

Venosa aveva richiesto il riconoscimento del vincolo della continuità tra due sentenze definitive emesse dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere una risalente al 1999, relativa alla sua partecipazione al clan dei casalesi e l’altra al 2014 per reati distorsione, commessi nel 2013 i quali il condannato sosteneva fossero strettamente legati all’attività camorristica giudicata nella prima sentenza e pertanto chiedeva la continuità della pena.

La Cassazione, in linea con le richieste del sostituto procuratore generale Pratola, ha ritenuto il ricorso infondato ribadendo che il vincolo della continuazione deve emergere da una chiara connessione tra reati commessi. Nel caso di Venosa i giudici, invece, hanno evidenziato che i reati di estorsione erano legati a circostanze contingenti occasionali