Ecco perché la Cassazione ha annullato la condanna ad Abile, Cicciotto e’ Mezanott e al figlio Aniello per l’omicidio Mercede
25 Settembre 2018 - 10:40
LUSCIANO (red.cro.) – Dopo l’annullamento della condanna a 21 anni di reclusione per omicidio nei confronti di Antonio Abile e all’ergastolo il boss Francesco Bidognetti e suo figlio Aniello dalla Corte di Cassazione per l’assassinio di Ciro Mercede, avvenuto nel 1994, sono state rese note le motivazioni della sentenza.
L’omicidio era stato commesso con premeditazione: il delitto, secondo l’accusa, era stato maturato all’interno del clan Bidognetti ma, la Cassazione ha annullato la decisione della Corte di Assise di Napoli.
Nelle motivazioni della sentenza, i giudici spiegano l’impossibilità di ritrovatore riscontro con le parole dell’accusatore di Abile e dei Bidognetti, Dario De Simone. Proprio le divisioni interne tra quest’ultime e il clan di Cicciotto renderebbero non attendibili le notizie e le dichiarazioni proprio del De Simone.