“Serena uccisa dal figlio del maresciallo dei Carabinieri Mottola”
9 Aprile 2022 - 09:40
TEANO – Una testimonianza che ha lasciato tutti senza fiato quella fornita dal professor Fernando Ferrauti, psicoterapeuta e ex direttore del Dipartimento 3D dell’Asl di Frosinone. Il processo per l’omicidio di Serena Mollicone, la diciottenne di Arce assassinata nel giugno del 2001, e’ stato costellato da un altro colpo di scena.
Il medico, che nel 2001 si occupava della cura e del sostegno dei tossicodipendenti in provincia di Frosinone, sotto giuramento ha raccontato che ‘il giorno successivo al ritrovamento del cadavere di Serena Mollicone, lunedi’ 4 giugno 2001, due tossicodipendenti che erano miei pazienti mi rivelarono che ad Arce era stata uccisa una ragazza e che l’autore del delitto era Marco Mottola, il figlio del maresciallo dei Carabinieri (Franco, anch’egli imputato di Teano, n.d.r.) Io rimasi stupito da quelle parole e per questo immediatamente allertai i carabinieri. Qualche giorno dopo venne a trovarmi un ufficiale al quale ho nuovamente riferito la confidenza ricevuta da due giovani, due fratelli, residenti a Ferentino. Sono stato ascoltato altre volte ma senza che mi venisse fatto firmare alcun verbale. Poi non ho saputo piu’ nulla fino a quando una notte alle quattro, non vennero a bussare i carabinieri a casa mia e di mia madre per una perquisizione. Successivamente ho saputo che per giorni ero stato ‘sorvegliato’. Un fatto questo che ha profondamente segnato la vita di tutti noi”.
L’udienza e’ poi proseguita con la deposizione di Maria Tuzi, figlia del brigadiere Santino, morto suicida nel 2008. La giovane ha ribadito che “mio padre, sono certa, non si e’ ucciso per amore come per anni hanno provato a farmi credere i carabinieri. Oggi finalmente la verita’ sta venendo alla luce”.