FOTO. SFRATTO & OLTRAGGIO. L’odissea di un proprietario. Casa sfasciata e il comune aveva dato anche dei soldi agli inquilini

20 Giugno 2019 - 17:55

CELLOLE (red.cro.) – Ha lasciato l’amaro in bocca la scoperta dei proprietari di una casa di Cellole, in via Palermo. Due giorni fa, il 18 giugno, è stato liberato, a seguito del terzo accesso dell’ufficiale giudiziario con l’assistenza della forza pubblica, l’immobile al centro di una procedura di sfratto per morosità. Gli inquilini avevano pagato solo un canone di locazione, dopodiché non c’erano state più comunicazioni tra l’affittuario e i residenti.

Quando i proprietari sono rientrati, la casa è stata ritrovata in pessime condizioni, con odori nauseabondi, serrande rotte, vetri rotti, sanitari otturati, sacconi neri, avanzi di cibo.

La questione però ha sollevato polemiche sull’utilizzo di fondi del comune di Cellole perché proprio la famiglia in questione, dopo il secondo tentativo di accesso dell’ufficiale giudiziario, aveva ricevuto dall’ente cittadino dei fondi, circa 500 euro, di supporto alla condizione economica precaria, definita “disperata” nella delibera del 30 maggio.

Un’azione che, spinta da buone intenzioni, non ha portato i risultati sperati, sia per gli inquilini, che hanno abbandonato l’abitazione in condizioni per le quali sarà necessaria una pulizia totale, sia per i proprietari della casa, costretti ora, a loro spese, a provvedere alla bonifica.