Smaltimento illecito di rifiuti speciali, arrestato imprenditore casertano: ECCO CHI È
24 Maggio 2019 - 14:22
FRIGNANO – Questa mattina il Noe di Caserta ha proceduto all’esecuzione dell’ordinanza impositiva di misure cautelari personali e reali emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della direzione distrettuale Antimafia di Napoli. In particolare, il Gip ha disposto la misura degli arresti domiciliari nei confronti di un imprenditore casertano, Giovanni Tessitore, ritenuto gravemente indiziato del delitto di traffico illecito di rifiuti e il sequestro preventivo di un autocarro cassonato con rimorchio, due pale meccaniche di cui una tipo bobcat di proprietà ed in uso al predetto. La misura è arrivata, hanno fatto sapere gli inquirenti, a seguito di una serie di accertamenti posti in essere dal Noe di Caserta condotta nell’ambito di controlli ambientali nei confronti dell’imprenditore, il quale sarebbe già stato coinvolto in pregresse attività investigative aventi a oggetto lo smaltimento illecito dei rifiuti. Le investigazioni sono state coordinate nel corso del 2018 dalla direzione distrettuale Antimafia di Napoli con l’applicazione di un P.M. della sezione per la Tutela dell’ambiente e del territorio della medesima Procura della Repubblica.
Le indagini sono state condotte, hanno fatto sapere gli inquirenti, soprattutto attraverso capillari servizi di osservazione e pedinamento che avrebbero consentito di accertare un ingente traffico di rifiuti speciali, costituiti prevalentemente da inerti da demolizioni e costruzioni edili, nonché terre e rocce da scavo, realizzato nei comuni della provincia di Caserta con epicentro a Frignano.
In particolare, il soggetto avrebbe prelevato rifiuti di demolizione presso i cantieri di imprese compiacenti, impegnate in lavori edili sul territorio, per poi trasportarli in altri siti in assenza di ogni autorizzazione e documentazione, Fir, utile al tracciamento e alla certificazione analitica di non pericolosità degli stessi, conseguendo per tali smaltimenti, secondo chi ha condotto le indagini, ingiusti profitti con i connessi notevoli risparmi sui costi d’esercizio per le imprese che a lui si rivolgevano.
Il valore complessivo dei sequestri odierni ammonta a circa 200mila euro.