SPACCIO DI DROGA SUL LITORALE. A processo il braccio destro di Gennaro Cascarino

13 Settembre 2024 - 12:36

Al pm della Dda ha detto di conoscere una parte dei coimputati per ragioni diverse, o perché lavoravano con lui in pasticceria o perché erano ex compagni di scuola o magari perché legati da una lontana parentela

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MONDRAGONE – Ha negato di fare parte di un’ organizzazione che trafficava droga e respinto l’accusa di averla venduta. Questa la linea difensiva di Luigi Papararo davanti ai giudici della prima sezione, collegio C, del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Papararo, che risponde di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, non ha scelto il rito abbreviato. Al pm della Dda ha detto di conoscere una parte dei coimputati per ragioni diverse, o perché lavoravano con lui in pasticceria o perché erano ex compagni di scuola o magari perché legati da una lontana parentela.

Il difensore dell’imputato ha chiesto l’escussione, per la prossima udienza, di Gennaro Cascarino (del quale, secondo l’accusa, Papararo era una sorta di braccio desto) ritenuto dagli inquirenti il capo di quell’ organizzazione che ha monopolizzato il traffico di cocaina, crack, marijuana e hashish nell’ area compresa tra Sessa Aurunca e Mondragone.