Stefano Margarita ucciso a coltellate, confessa il genitore: “Ho agito per difendere mio figlio”

13 Luglio 2025 - 10:38

La confessione durante l’udienza di convalida del fermo

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SAN MARCO EVENGELISTA – Svolta nelle indagini sull’omicidio di Stefano Margarita, il 25enne di Secondigliano ucciso a coltellate lunedì sera a San Marco Evangelista. Michele Carozza, 57 anni, incensurato e noto imprenditore, ha confessato di aver inferto la coltellata fatale durante l’udienza di convalida del fermo, disposta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere.


Carozza ha dichiarato di aver agito per difendere il figlio, Antonio Carozza, che sarebbe stato oggetto di aggressione da parte della vittima e del suo gruppo di amici.
Dal canto suo, il figlio Antonio ha ammesso di aver commesso, in concorso con il gruppo napoletano, diverse truffe ai danni di anziani. Ha anche confessato di aver svolto il ruolo di conducente dell’auto utilizzata per mettere a segno i colpi e che la discussione degenerata in omicidio sarebbe nata proprio dalla ripartizione dei proventi delle truffe.
Il Giudice per le Indagini Preliminar, Emilio Minio, ha confermato la misura cautelare per entrambi, padre e figlio.