TEANO ALLE ELEZIONI. Scoglio e Zarone a confronto su Puc, transizione ecologica e bilancio. Tre domande ai due candidati sindaco

3 Giugno 2022 - 09:18

TEANO (Pietro De Biasio) Tre domande sui temi cruciali che il prossimo sindaco si troverà ad affrontare dopo le elezioni del 12 giugno. Sono quelle che abbiamo posto a Giovanni Scoglio, candidato della lista “Teano in Comune”, e Fabrizio Zarone, candidato della lista “SiAmo Teano”. Ecco cosa pensano e quali sono i loro programmi, in un’intervista doppia per CasertaCe.

Il Comune è in “pre-dissesto” e, secondo il piano di riequilibrio economico finanziario approvato dal Ministero dell’Interno, deve riequilibrare il Bilancio entro un decennio. Questo significa che, sostanzialmente, può fare grandi investimenti solo utilizzando finanziamenti esterni (Pnrr, in primo luogo). Su quali progetti strategici si intende puntare? 

Scoglio: La situazione di pre dissesto non cambia di molto quella che è la normale gestione degli enti locali, almeno per quelli della tipologia cui appartiene Teano. Le risorse proprie non consentono, oramai da anni, chissà quali investimenti per cui la vera scommessa è la progettazione finanziata. Bisogna essere chiari: i comuni non sono più delle “piccole Repubbliche fai da te”, ma bisogna studiare e realizzare la programmazione di larga scala, regionale, ministeriale e comunitaria. Gli ambiti sono vasti e con le giuste competenze si possono intercettare finanziamenti interessanti. Penso alla riqualificazione energetica, una delle principali linee di investimento del PNRR. Abbiamo una quantità smisurata di beni immobili (abitazioni e terreni) di proprietà dell’Ente, spesso abbandonati ed infruttuosi; vanno individuati in modo selettivo e valorizzati in modo che possano tornare a soddisfare gli interessi della comunità. Stesso discorso riguarda la progettazione che attiene i percorsi storico-culturali, il patrimonio archeologico e quello enogastronomico, che abbiamo da troppo tempo trascurato. Le risorse ci sono, ma bisogna saperle andare a prendere.

Zarone: Corre in primo luogo uscire da un equivoco di fondo: ovvero essere in dissesto o pre dissesto non cambia nulla per quanto riguarda la posizione del cittadino. Ricordo, infatti, che in entrambi i casi gli effetti per i cittadini teanesi sarebbero stati grossomodo gli stessi (tasse aumentate in primis). In secondo luogo come evidenziato nella stessa domanda il Comune è tenuto a rispettare il piano di riequilibrio già approvato. Riteniamo tuttavia che vi siano ampi margini di manovra che partono innanzitutto per l’efficientamento delle risorse comunali e da una ottimizzazione delle uscite che ci permetteranno di tagliare il nodo gordiano che tutti vedono o vogliono vedere nell’attuale situazione politico amministrativo. Ciò posto riteniamo giusto, dal punto di vista strettamente strategico, dare una scala di priorità alle cose che oggi non sono più rimandabili. Alludiamo a titolo esemplificativo e non esaustivo al problema viabilità, raccolta rifiuti e sicurezza scolastica. Procederemo passo dopo passo non tralasciando nulla.

In Europa e nel mondo, è forte la consapevolezza che occorrono azioni concrete, anche a livello locale, per raggiungere gli obiettivi della transizione ecologica. In che modo e attraverso quali azioni concrete la vostra lista prevede di contribuire, per esempio, a raggiungere gli obiettivi ambientali e sociali dell’Agenda ONU 2030?

Scoglio: Oggi, finalmente, siamo usciti dalla sterile contrapposizione tra tutela dell’ambiente e crescita economica. È oramai evidente che una città sostenibile garantisce un’economia di lunga durata ed assicura la vivibilità (non un dettaglio per Teano!); che la tutela e la salvaguardia del patrimonio idrico costituiscono anche garanzia di risparmio ed ottimizzazione delle risorse è un dato oggettivo, che assume un valore ancora più importante in tempo di crisi. Sul punto, vale la pena soffermarsi su un’idea su cui ragioniamo da tempo, il contratto di fiume. Buona parte del territorio sidicino è attraversato dal fiume Savone. Il contratto di fiume, su cui la Regione sta fortemente puntando, è un’opportunità concreta per la comunità, che prevede una sinergia tra privati e amministratori. Un approccio innovativo e uno strumento serio che, partendo dalla collaborazione tra pubblico e privato, concorre alla mitigazione del rischio idrogeologico, consente l’accesso a risorse economiche disponibili, ma soprattutto tende a salvaguardare il bene più prezioso per la vita: l’acqua.

Zarone: Siamo tutti ecologisti convinti ed amanti della natura in genere, su questo credo di poter parlare a nome di tutta la popolazione. Fatta questa doverosa premessa riteniamo che abbiamo l’obbligo di ottimizzare le risorse disponibili e di cogliere tutte le opportunità foriere di benefici per il territorio, che saranno messe a disposizione. Teano ha la necessità di riprendere un percorso virtuoso e soprattutto immediatamente vantaggioso per i cittadini.  È giusto e necessario perseguire obiettivi concreti, pur sapendo che oggi occorre prima creare le premesse per fare tanto. Partiremo dunque dal basso, costruendo, passo dopo passo, il migliore assetto possibile, se i cittadini ci daranno fiducia.

Il PUC risulta adottato e sono scattate le norme di salvaguardia. Non tutti sono contenti dell’impostazione ecologica data dal Rup (all’epoca l’avv. Fernando Zanni) al Puc. Cosa intende fare la vostra lista, tentare di cambiarlo in sede di approvazione o di approvarlo e basta, riconoscendone la validità e la lungimiranza?

Scoglio: Il Puc è uno strumento importante e certamente strategico per la città, ma non va assolutamente compiuto l’errore di intenderlo come qualcosa di avulso dalla visione globale dell’Ente, non fa “comparto a sé”. Personalmente, trovo che l’impostazione data dal RUP, Avv. Fernando Zanni (che ringrazio per il lavoro svolto), sia seria e al passo con i tempi. Come detto più volte, non sono e non sarò mai un “uomo solo al comando” perché credo fortemente nelle capacità della mia squadra, negli amministratori che mi accompagneranno e nei tanti professionisti che, pur senza essere candidati, costituiscono parte integrante di questo progetto, che sarà fatto di confronto programmatico e progettuale. L’approvazione del Puc, così come ogni atto strategico, sarà un’occasione di confronto con tutti loro. Inoltre, la nostra idea sul tema sarà quella di aprire al confronto con tutti i soggetti portatori di interessi della nostra comunità. Si badi, non solo ai tecnici, ma anche ai commercianti, agli artigiani, agli imprenditori, ai professionisti, alle associazioni, salvaguardando però la necessità di dotare la città di uno strumento urbanistico in tempi brevi. In sostanza, chiunque potrà contribuire ad affermare la propria visione di città presente e futura, senza snaturare l’impostazione già esistente del Puc.

Zarone: Tutto potrebbe essere migliorabile. L’ascolto, attento ed intelligente della popolazione è un aspetto fondamentale non solo della democrazia ma anche della buona amministrazione. Una valutazione del lavoro già fatto, peraltro, credo che sia sempre auspicabile, poiché non ha senso votare ad occhi chiusi. Molti cittadini chiedono di migliorare il Puc perché mai dovremmo negarci all’ascolto? Perché mai non si dovrebbe migliorare ove possibile. Questo Puc a quanto ci risulta è anche figlio di alcuni candidati ed assessori in pectore dei nostri avversari politici: noi certamente non abbiamo pregiudizi.