Terminate le riprese dell’emozionale corto “Apice, terra mia” degli sceneggiatori Oliva e Violante. Tra gli attori anche il capodrisano Tommaso Raucci
11 Agosto 2020 - 16:00
Sono volte al termine le riprese del cortometraggio intitolato “Apice, terra mia”, il nuovo ed atteso lavoro dei due ideatori e sceneggiatori campani Max Oliva e Daniele Violante, che hanno contribuito anche nel ruolo di attori diretti dalla regia di Luigi Nappa.
“Apice, terra mia” prende il nome della cittadina beneventana colpita da un funesto terremoto nell’agosto del 1962 i cui segni sono rimasti ancora visibili rievocando quei tragici momenti che hanno completamente sconvolto le vite dei superstiti.
Il lavoro dei due ideatori ha voluto raccontare gli attimi appena precedenti la scossa. Le cinque storie che si intrecciano nel corto raccolgono le speranze, le parole non dette, i propositi, gli sguardi, i sogni da realizzare portati via all’improvviso dal tragico evento. Tutto è rimasto, da allora, intatto come gli edifici ancora fatiscenti.
Terra che si estende sulle colline del Sannio, Apice è una cittadina di poco più di cinquemila abitanti, la cui zona più antica, denominata Apice Vecchia, è divenuta un luogo turistico ed anche set cinematografico molto suggestivo. Il duo Oliva e Violante è stato il primo a riprodurre in pellicola gli avvenimenti e le conseguenze legati al terremoto del ’62 proprio nel posto in cui ha avuto luogo.
Le riprese sono avvenute a Marcianise per gli interni, essendo quelli del posto inagibili per via precauzionale, mentre le scene all’esterno sono state girate nella zona rossa di Apice Vecchia.
Determinante è stata la collaborazione ed il sostegno del Comune di Apice ed in particolar modo dell’assessore al turismo Daniela D’Oro, che hanno reso possibile la realizzazione di questo sforzo cinematografico. Inoltre “Apice, terra mia” verrà candidato nei prossimi festival cinematografici che si terranno nel territorio nazionale.