Termotetti e Nuova Ecology, ora è vero caso. Il comune di PIEDIMONTE ci risponde: “Da un mese l’albo dei gestori ambientali non chiarisce la posizione degli Imperadore”

6 Giugno 2019 - 18:08

PIEDIMONTE MATESE(g.g.) Il comune di Piedimonte Matese ha accolto, a differenza di quello di Casagiove, di cui poi ci occuperemo già da domani, il nostro invito a rispondere alla domanda sulla posizione della Nuova Ecology (LEGGI QUI), in pratica, una società fotocopia della ormai definitivamente interdetta Termotetti, in funzione dell’inserimento all’interno dell’albo nazionale dei gestori ambientali (Anga).

E la risposta, a firma del dirigente, ingegnere Vincenzo Menditto, è di quelle che fanno tremare i polsi. Il comune di Piedimonte, infatti, ha già tempo interrogato questo organismo, che ha collegamenti diretti con le prefetture, per conoscere la situazione relativa alla Nuova Ecology. Ma, al momento, incredibilmente, non ha ricevuto alcuna risposta.

Dovrebbe essere, a questo punto, il prefetto di Caserta a battere i pugni sul tavolo, a farsi sentire presso la sezione regionale che opera all’interno della camera di commercio di Napoli.

Ma conoscendo gli usi e costumi della prefettura di Caserta, non è che ci siano tante speranze.

Comunque, questo silenzio inquietante non dipana la quetione fondamentale da noi posta: la Nuova Ecology è entrata nell’albo in una posizione che le consente, dunque, ancora oggi, nonostante i pronunciamenti negativi e recenti del Consiglio di Stato, di esercitare la funzione di raccolta dei rifiuti, utilizzando i requisiti della Termotetti.

Se questa nostra affermazione fosse confermata formalmente dai fatti, ci troveremmo di fronte ad una vicenda gravissima perchè questo albo esiste proprio per controllare la consistenza dei requisiti delle varie imprese che vi entrano a far parte, abilitandole all’esercizio della raccolta dei rifiuti, in un settore storicamente infiltrato dalla criminalità organizzata ma anche luogo di attività criminali sottoposte all’azione dell’autotià giudiziaria.

Ricordiamo, al riguardo, che Gino Imperadore, patron della Termotetti, è sotto processo insieme ad altri suoi familiari e componenti dell’azienda per al nota vicenda della corruzione di politici e funzionari proprio nel comune di Piedimonte, oltre che nel comune di Alvignano.

 

QUI SOTTO LA NOTA, CHE NON SI E’ FATTA ATTENDERE, DEL DIRIGENTE, INGEGNERE VINCENZO MENDITTO