TERRA DEI FUOCHI. Scontro di governo. Ministro Ambiente: “No ai Termovalorizzatori”. Salvini: “Costa ha pregiudizi”

5 Aprile 2019 - 16:15

CASERTA – Restano accese le polemiche intorno alla possibilità di porre in Campania, soprattutto tra Caserta e Napoli, degli inceneritori, o termovalorizzatori, per la gestione regionale dei rifiuti. Lo scorso novembre, proprio a Caserta, venne sottoscritto dal presidente del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri dell’Ambiente, dell’Interno, dello Sviluppo economico, della Difesa, della salute, della giustizia, dall’autorità politica per la Coesione-ministro per il sud, e dalla Regione Campania, il cosiddetto “Protocollo d’intesa per un’azione urgente nella Terra dei fuochi”, una serie di misure che, nelle intenzioni, avrebbero dovuto migliorare le condizioni della salute dei cittadini, della tutela ambientale e del presidio del territorio.

Il mio no agli inceneritori resta. E non è un motivo ideologico ma tecnico ed economico. Oggi andiamo verso la differenziata e l’economia circolare, gli inceneritori non servono“. Lo dice il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, l’ex generale che negli scorsi anni si è occupato del traffico illecito dei rifiuti oltre che a collaborare con la Direzione Nazionale Antimafia sempre in quest’ambito, da sempre contrario a tale soluzione per i rifiuti.

La dichiarazione fa parte di un botta e risposta che va avanti da giorni con il ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha replicato così: “Se tutta Europa ha i termovalorizzatori, sono scemi tutti gli altri e siamo furbi noi?“.

C’è il ministro dell’ambiente che dice che i termovalorizzatori non convengono – aggiunge – non vorrei che mezza Italia ritornasse in emergenza rifiuti perché qualcuno pregiudizialmente dice no a valorizzare i rifiuti e trasformarli in energia. E’ una posizione preconcetta, pregiudiziale