Truffa all’Inps per ottenere la disoccupazione, 64 indagati. ECCO TUTTI I NOMI
6 Dicembre 2020 - 16:39
AVERSA /TRENTOLA/ LUSCIANO (gv) – Avviso di conclusione dell’attività investigativa per 64 persone accusate a vario titolo di truffa ai danni dell’Inps. La procura di Napoli Nord deciderà nei prossimi mesi sull’eventuale richiesta di rinvio a giudizio per gli indagati. Tutto sarebbe partito, secondo l’attività degli uomini della polizia giudiziaria, dalla costituzione di una cooperativa Rast Costruzione con sede ad Aversa per erogare a finti operai delle indennità di disoccupazione.
Ecco i nomi degli indagati: i due amministratori Stefano Napoletano di Nonantola, Stefania Parisi di Lusciano, il consulente Giovanna Napoletano di Caserta. Gli altri dipendenti: Alessandro Di Gennaro di Lusciano, Antonietta Abategiovanni di Trentola, Roberto Fabozzi di Aversa, Luisa Giallongo e Giovanni Marcello di Giugliano, Salvatore Milo Pasquale Tammaro e Tammaro Solombrano di Grumo Nevano, Salvatore Arona di S. Cipriano, Antonietta Barrino di Villa Literno, Luca Bellotta di Trentola, Pasquale Brusciano di Napoli, Lorenzo Cantelli di San Marcellino, Lusisa Capasso, Giuseppe Napoletano di Nonantola, Aniello e Giuseppina Capasso di Aversa, Antonio Chianese e Lorenzo Della Volpe di Aversa, Giovanni Cioffo di Casaluce, Giuseppe De Masi di Casandrino, Pasquale Di Ronza di Gricignano, Andrea Di Ronza di Aversa, Aniello Di Vico di Maddaloni, Luigi Fabozzi di Roma, Raffaele Fabozzi di Aversa, Cesaria e Michela Falcone di Gricignano, Raffaele Fogliano di Napoli,Martina Foroni di Caselle, Anna Gisonde, Bartolomeo Ibello, Francesco Lama, Rosa Lampitelli, Teresa Manzo, Giovanni Marino, Alfonso Ibello, Antonio Molitierno, Paolo Russo , Salvatore Pomponio Antimo Omaggio, Luigi Tessitore e Pasquale Ibello di Aversa, Ferdinando Mauriello di Carinaro, Patrizia Milo di Giugliano, Pietro Paolo Mozzillo di Sant’Arpino, Pietro Natale di Caivano, Francesco Padulano di S. Antimo, Carlo Puca di Casandrino, Gaetano Romano e Mario Romano di Arzano, Luigi Romano di Giugliano, Bernardo Ruggiero di Grumo, Tosa Maria Russo di Cardito, Domenico Russo di Lusciano, Giuseppe Tocco di Grumo, Raffaele Velotti e Raffaele Zara di Giugliano e Vincenzo Zitiello di Trentola.
Ora i 64 indagati hanno 20 giorni di tempo per chiedere di essere ascoltati o per presentare elementi utili alla loro difesa. A quel punto il pubblico ministero deciderà o meno se chiedere per ognuno di essi il rinvio a giudizio.
A questo provvedimento seguirà la fissazione di un’udienza preliminare durante la quale il gup si pronuncerà sulla richiesta della Procura.