L’INCHIESTA. Fiamme, diossina e puzza di camorra. Tutto quello che non sapete sul rogo tossico di TEANO, a un chilometro e mezzo dalle fonti dell’acqua Ferrarelle

OGGI SECONDA PUNTATA DELLE QUATTRO. È una storia pazzesca quella dell’imprenditore di Caiazzo, vero emblema dei vinti dell’onestà di un’Italia e di un sistema giudiziario che non sono riusciti a garantire a un cittadino di entrare in possesso di una sua legittima proprietà, quella del capannone che nel 2015 l’imprenditore caiatino trovò colmo di tonnellate di rifiuti di cui nessuno è riuscito mai a conoscere precisamente la natura. Da allora, una vera Via Crucis di costose quanto inutili iniziative giudiziarie nei confronti di Antonio Napolano da Marano e nei confronti del custode giudiziario, una società di Giugliano. Una battaglia persa dall’imprenditore di Caiazzo, ma soprattutto dallo Stato di diritto e chiusasi con lo spaventoso rogo del 16 agosto scorso.

LA DOMENICA DI DON GALEONE…

31 agosto 2025 ✶ XXII Domenica tempo ordinario (C) I primi, cioè gli ultimi! (Lc 14,1) La domenica “dell’ultimo posto”. Il tema della liturgia odierna

LA NOTA. Tina Cosentino ma non solo: tanti quelli a cui “Nicola” ha cambiato la vita con nomine e posti di lavoro che lo hanno abbandonato, facendo mancare anche una parola buona alla famiglia

A pochi mesi dalla sua scarcerazione, è giusto, a nostro avviso, ribadire ancora una volta il fatto che non siamo assolutamente d’accordo, pur dovendola rispettare per Diretto e Norma, con la sentenza definitiva della Corte di Cassazione successiva, fatto a nostro avviso fondamentale, alle due assoluzioni definitive per il Principe e la ballerina e le pompe di benzina. Gli anni di carcere inflitti a Cosentino sono conseguenza di un teorema sbagliato, tecnicamente sbagliato. Quella dell’esistenza di un “grande vecchio” che muoveva contemporaneamente i fili del clan dei casalesi e della politica. Chi conosce a fondo il fenomeno sa che quella camorra si relaziona alla politica e alle burocrazie in tutt’altro modo, con meccanismi mordi e fuggi che creano delle stratificazioni relazionali, che CasertaCe ogni giorno esamina e combatte. E d’altronde il pentito Antonio Iovine, al riguardo, ha spiegato benissimo com’è nato e come si è consolidato questo sistema