TUTTI I NOMI. Business da 250 mila euro sulle patenti false a immigrati clandestini. La procura vuole il processo per 11
30 Maggio 2024 - 11:22
SAN CIPRIANO D’AVERSA – Il pm Gerardina Cozzolino, della Procura presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha chiesto il rinvio a giudizio per 11 dei 15 soggetti indagati.
Secondo la procura sammaritana il gruppo, guidato da Pietro Di Dona e Giuseppe Ciervo, produceva e rilasciava patenti false e attestati di residenza fittizi a favore di cittadini extracomunitari che necessitavano del rilascio o del rinnovo del permesso di soggiorno, a fronte del pagamento di ingenti cifre di denaro.
Un business da oltre 250mila euro quello che fu scoperto dai carabinieri della Compagnia di Caserta che diedero esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Orazio Rossi del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Lo scorso mese di dicembre scattarono i provvedimenti giudiziari per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di falsi e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Le porte del carcere si aprirono per i vertici dell’associazione: Pietro Di Dona, 51enne di San Cipriano d’Aversa e Giuseppe Ciervo, 53enne di Napoli, il finto ‘commercialista’ che si occupava di produrre la documentazione falsa per i permessi. Entrambi furono scarcerati dopo una ventina di giorni.
Assieme a loro affronteranno l’udienza preliminare anche Carmine Riccardo, 54enne di San Cipriano d’Aversa; Giuseppe Di Sarno,50enne sanciprianese; Vincenza Di Dona, sorella di Pietro, 44enne; Raffaele Salerno, 49enne di Pompei; Franca
Nel collegio difensivo gli avvocati Enzo Di Vaio, Giuseppe Alesci, Domenico Della Gatta e Romolo Vignola.