TUTTI I NOMI DEI CASERTANI COINVOLTI. False fatture e MILIONI DI EURO finiti nelle tasche di imprenditori e professionisti. C’è la prima data del processo
7 Marzo 2024 - 12:36
AVERSA – È stata fissata l’udienza preliminare al tribunale di Napoli, processo nato da un inchiesta fu un mercato di fatture false create con l’obiettivo di far portare a casa crediti IVA ai propri clienti.
Tra due settimane, infatti, si deciderà sul rinvio a giudizio dei 47 imputati, difesi da diversi avvocati, tra cui i legali Gianluca Giordano, Vincenzo Motti, Daniele Rienzo, Angelo Lanzetta.
L’operazione ha portato al sequestro preventivo di beni mobili ed immobili per un contro valore complessivo di 52 milioni di euro. In particolare sono stati congelati 640 conti correnti e confiscati 25 automobili e ben 52 appartamenti dislocati su tutto il territorio nazionale.
La base operativa dell’associazione era radicata nel Casertano, sebbene diverse altre componenti operassero in tutta Italia. Il vertice dell’organizzazione è stato individuato in Giuseppe Oliva, detto “Pippo”, 50enne originario di Aversa.
Il capo dell’organizzazione si avvaleva del contributo di professionisti, come commercialisti, revisori contabili, ragionieri, consulenti del lavoro e ingegneri.
Le Fiamme Gialle hanno accertato che era lui ad aver creato l’associazione criminale e che provvedeva in prima persona “a dirigere l’intero processo di formazione e successiva creazione di crediti fittizi”.
Al suo fianco operava Antonio Lombardi, 69enne di Orta di Atella. Lombardi era anche il legale rappresentante della “Winner srl”, una delle società di comodo usate per la produzione di fatture false.
I pm hanno individuato anche la 22enne napoletana Federica Campopiano come autrice di “false domande di finanziamento in favore di soggetti terzi”. La ragazza gestiva i rapporti tra Oliva e la sua Credimatto e i vari consulenti ed era inoltre incaricata di trasferire il denaro spettante ai professionisti coinvolti.
In queste operazioni era affiancata dal 35enne di Orta Francesco Lombardi, soprannominato “Ciccio”, che a sua volta predisponeva documenti falsi e impartiva consigli sul perfezionamento delle condotte fraudolente.
TUTTI I NOMI DEI CASERTANI INDAGATI
Giuseppe Oliva, 51 anni, di Aversa; Gianfranco Amato, 56 anni, di Caserta; Antonio Bottone, 48 anni, di Caserta; Gabriele D’Annunzio, 44 anni, di Maddaloni; Domenico Laurenza, 36 anni, di Caserta; Antonio Lombardi, 69 anni, di Orta di Atella; Francesco Lombardi, 35 anni, di Orta di Atella; Clemente Mastroianni, 33 anni, di Caserta; Mattia Scalino, 48 anni, di San Prisco.