TUTTI I NOMI dei casertani indagati e arrestati per la maxi truffa Ecobonus da oltre 100 milioni di euro

31 Gennaio 2024 - 13:27

CASERTA – Con questo articolo andiamo a concludere le generalità relative ai casertani, sono dieci, facenti parte degli 83 indagati nell’inchiesta della guardia di finanza, compagnia Pronto Impiego di Aversa.

Ieri, come già raccontato in altri articoli, ci sono state misure cautelari e patrimoniali, emesse a seguito di ordinanza firmata dal GIP del tribunale di Aversa Napoli Nord, su richiesta della procura normanna.

Si tratta di un intreccio tra lavori mai effettuati, edifici “fantasma”, e società cartiere, false, in modo da farsi pagare da Poste Italiane i crediti d’imposta previsti dall’Ecobonus, misura nata dal decreto Rilancio, voluto dal governo Conte II.

Un giro di falsi crediti d’imposta dal valore di 130 milioni di euro che ha coinvolto tutta l’Italia. Si tratta di una truffa che ha sfruttato alcuni buchi legislativi, che hanno reso semplice attestare ristrutturazioni per proprietari che poi, visura catastale alla mano, non avevano niente, erano nullatenenti.

La procura di Aversa e i finanzieri del Pronto Impiego hanno provveduto a sequestrare preventivamente, con finalità di confisca, 17 milioni di euro, quale profitto del reato e crediti di imposta per circa 50 milioni di euro, attribuiti a 35 soggetti, tra persone fisiche e giuridiche.

I NOMI DEI 10 CASERTANI COINVOLTI

Francesco Argiolas, residente a San Marcellino, Luigi Capasso, di Casal di Principe, Pasquale Cesarano, di Santa Maria Capua Vetere, Salvatore Colella, di Recale, Pasqualina D’Auria, residente a Santa Maria C.V.,, Franco Di Gregorio, di Aversae, e Carmela Di Palma, residente a Caserta. Arrestati, invece, Gennaro Chianese, di Frignano, e Salvatore Conte, di San Marcellino.