TUTTI I NOMI. Due fratelli e vigili urbani fregano le assicurazioni. La truffa scoperta dopo un omicidio

14 Marzo 2024 - 18:13

Si tratta di alcune truffe alle assicurazioni che venivano compiute da due fratelli grazie al supporto e alla compiacenza di vigili urbani di San Cipriano D’Aversa e San Marcellino

SAN CIPRIANO D’AVERSA – C’è molta attesa per la prossima udienza che si terrà nella metà di giugno al tribunale di Aversa Napoli Nord, relativamente a un processo per associazione a delinquere finalizzata alla truffa, corruzione di pubblico ufficiale e falso ideologico.

Si tratta di alcune truffe alle assicurazioni che venivano compiute da due fratelli, Arturo e Cipriano Cioffo, grazie al supporto e alla compiacenza di vigili urbani di San Cipriano D’Aversa e San Marcellino.

Oggi, invece, ha parlato in aula un familiare di uno dei vigili imputati. L’uomo ha smentito la tesi di Cipriano Cioffi, colui che ha deciso di collaborare con la giustizia, il quale aveva dichiarato come il rapporto tra lui e il vigile urbano fosse nato grazie all’intercessione del testimone ascoltato in queste ore.

L’attesa per la prossima udienza è per il maresciallo dei carabinieri di San Marcellino che, in qualità di testimone, spiegherà come, secondo le indagini, i vigili urbani dovevano redigere i verbali di ritrovamento delle auto, fintamente rubate, in modo tale da recuperare i soldi dalle assicurazioni.

Alla truffa dei due Cioffo partecipavano altri membri della famiglia, come il padre Sebastiano e la moglie di Cipriano, Luisa Maisto.

Il gruppo era attivo grazie alla collaborazione di alcuni automobilisti, ma soprattutto dei vigili urbani di Villa di Briano e San Marcellino, ovvero Raffaele Della Corte, Antonio Roma, Marcellino Picone, Raffaele Santoro.

In precedenza ha patteggiato la sua pena Luigi Santoro.

La storia destò un certo scalpore quando, nel 2016, furono emesse cinque ordinanze di arresto, perché nacque da un’indagine per l’omicidio di una donna, Mariana Veronica Sologiuc, donna che gestiva un bar a Parete, il cui cadavere con tre ferite d’arma da fuoco alla testa fu trovato nelle campagne del comune di Villa di Briano nella notte tra il 19 e 20 maggio 2015.

Il collegio difensivo è composto da diversi avvocati, tra cui Mirella Baldascino, Ferdinando Trasacco e Alfonso Quarto.