TUTTI I NOMI. Le auto di lusso vendute del casertano, ma senza pagare l’IVA: sì alle intercettazioni nel processo

10 Gennaio 2024 - 10:29

L’operazione aveva portato a due arresti e a un sequestro da oltre mezzo milione di euro

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Le intercettazioni telefoniche e ambientali compiute dagli inquirenti nell’indagine nota come foreign cars (auto straniere, trad.) faranno parte del processo a carico di 15 persone, ritenute partecipanti ad un gruppo operante nel settore della vendita di auto di lusso acquistate all’estero e rivendute in Italia.

Centinaia d’auto importate dall’estero in modo illecito, attraverso la falsificazione di fatture e senza pagare l’Iva, e rivendute in Italia a ignari acquirenti ad un prezzo comprensivo proprio dell’imposta sul valore aggiunto mai pagata. È questa la presunta frode fiscale che vede quale principale protagonista, secondo gli inquirenti, l’imprenditore Raffaele Perrino, originario di San Prisco, e il suo fido collaboratore, Emilio Franco Viti, di Vairano Patenora.

L’istanza della difesa, relativamente ad una presunta inutilizzabilità delle intercettazione, poiché ritenute non autorizzate e, quindi, non legali, ha ricevuto parere negativo dai giudici del Colleio C del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Nei prossimi mesi sarà affidato l’incarico di trascrivere le registrazioni.

L’indagine, che aveva portato ad un’ordinanza di arresto per Viti e Perrino, ora liberi, aveva anche fatto scattare un sequestro di somme per oltre 500 mila euro, pari all’Iva evasa, riconducibili ai due arrestati.

TUTTI I NOMI:

I giudici della prima sezione collegio c hanno rigettato le questioni poste dalla difesa nella precedente udienza circa l’utilizzabilità delle intercettazioni in quanto prive di copertura legale, cioè non autorizzate. I giudici hanno ritenuto fondate le richieste del pubblico ministero Condello ed hanno disposto per l’ udienza del dieci giugno il conferimento dell’incarico per la trascrizione, in quella data è prevista anche l’ apertura dell’istruttoria dibattimentale con l’ escussione di quattro finanzieri della tenenza di Capua che hanno svolto le prime indagini.

Gli imputati, secondo i diversi ruoli, sono accusati di concorso in evasione fiscale per una compravendita di oltre duecento auto di lusso dalla Germania, dal Belgio e dalla Repubblica Ceca grazie anche a società create all’ estero da Perrino per arricchirsi senza pagare le tasse. 

TUTTI I NOMI:

Raffaele Perrino, 60enne di San Prisco; Emilio Franco Viti, 57enne di Vairano Patenora; Luigi Cestrone, 61enne di San Prisco; Antonello De Biasio, 39enne di Teano; Luigi Serulo, 57enne di San Tammaro;Antonio Ascione, 63enne di Caserta; Carmine Farina, 61enne di Santa Maria Capua Vetere; Francesco Tessitore, 54enne di Casagiove; Paride Corso, 39enne di Teano; Franco Emilio Viti, 60enne di Vairano Patenora; Caterina Salemme, 53enne di San Prisco; Michele Di Leone, 56enne di Alvignano; Rosanna De Luca, 54enne di San Prisco; Giuseppe Salemme, 56enne di San Prisco; Giuseppe Pastore, 53enne di San Nicola La Strada.