TUTTI I NOMI. Violenza sessuale di gruppo su compagno di scuola disabile, 3 ARRESTI

15 Novembre 2023 - 16:39

Sputi, calci e persino urina addosso. Abusi filmati e finiti in rete

SANT’ANTIMO – Abusato, umiliato e picchiato: arrestati tre giovanissimi. Ieri i carabinieri della tenenza di Sant’Antimo hanno eseguito tre ordinanze di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emesse dal Tribunale di Napoli Nord e dal Tribunale per i Minorenni di Napoli su richiesta delle rispettive Procure.

Gli indagati rispondono ai nomi di Lorenzo Ferraiuolo Barbuto, 20 anni, Giuseppe Guadagno, 19 anni, e Vincenzo Verde, 18 anni. I tre sono gravemente indiziati, in concorso tra loro e a vario titolo, di atti persecutori e violenza sessuale di gruppo in danno del minore, con l’aggravante di aver agito approfittando della debolezza psichica e del ritardo cognitivo della vittima. Si tratta di un gravissimo caso di bullismo ai danni del minorenne portatore di handicap, che ha visto operare le due Procure in stretto coordinamento tra loro.

Comportamenti che si sono fatti via via sempre più gravi. Alcuni episodi sarebbero stati anche ripresi con degli smartphone. I filmati sono stati poi inviati su un gruppo WhatsApp. Altri video, nei quali si vedono schiaffi e azioni denigratorie, sono stati pubblicati su TikTok dove risulterebbero ancora online

A denunciare i fatti la madre della vittima.

Come si legge nell’ordinanza firmata dal gip Vincenzo

Saladino, i tre si “portavano quasi quotidianamente a casa della persona offesa fingendosi suoi amici solo per schernirla e dare sfogo alle proprie frustrazioni sistematicamente sul minore aggredendolo fisicamente con pugni, calci, spintoni, schiaffi e tirate di capelli ed offendendolo continuamente anche per il suo handicap”.

Nel provvedimento del gip emerge una sequenza choc. Un giorno la giovane vittima è stata afferrata con violenza e picchiato con schiaffi, calci. Uno dei tre dopo essersi abbassato il pantalone e gli slip gli ha posto i genitali sul capo e in prossimità del viso afferrando le mani del giovane costringendolo a toccargli i genitali.