Uccise Emanuele di Caterino con una coltellata al cuore. Processo da rifare
25 Settembre 2019 - 12:06
SAN CIPRIANO D’AVERSA (Lidia e Christian de Angelis) – Incredibile, dopo 6 anni, dall’omicidio del giovane Emanuele di Caterino, si deve rifare il processo a carico di Agostino Veneziano,di Villa di Briano, colui che sferrò una coltellata al petto del 16enne uccidendolo. L’omicidio avvenne ad Aversa in via De Chirico, durante una rissa tra giovani, dove Veneziano prese a tradimento un coltello e pugnalò Emanuele e ferì altri ragazzi. All’epoca dei fatti Veneziano era minorenne, fu processato e ebbe una condanna a 15 anni di carcere, poi dopo 4 anni, tornò libero. La famiglia distrutta dal dolore non si è mai arresa, in particolare la madre, Amalia Iorio, donna forte e coraggiosa, che nel ricordo del figlio, da anni è impegnata nel sociale, affinché non succeda mai più quello che è accaduto all’amato figlio. Il Processo sarà ricelebrato nuovamente ad ottobre 2019 per un cavillo evidenziato dai giudici della Corte di Appello di Napoli, che hanno evidenziato che Veneziano è stato condannato da un giudice, del Tribunale dei Minori, che data la circostanza, avrebbe dovuto essere invece in collegio, quindi affiancato da altri due giudici, per cui il processo va rifatto. Oggi Veneziano ha 23 anni, e dovrebbe essere processato da adulto, invece sarà giudicato da un collegio di giudici presso il Tribunale dei minori, con rito abbreviato con l’accusa di omicidio volontario l’udienza è fissata per ottobre 2019. Ora la famiglia dovrà rivivere le dolorosi fasi del processo e ripercorrere il brutale omicidio dell’amato Emanuele, la famiglia è rappresentata dagli avvocati Maurizio Zuccaro, Ilaria Grumetto ed Erminio Schiavone. Ora la famiglia chiede giustizia per il figlio, e certezza della pena per chi ha privato della vita e del futuro un brillante studente del Liceo scientifico “Fermi” di Aversa.