Uccise la madre e ne cucinò i resti. A VAIRANO il percorso riabilitativo del “cannibale di Torrione”
3 Novembre 2019 - 12:03
VAIRANO PATENORA – Il “nuovo corso” di Lino Renzi è all’insegna della solidarietà, con l’appartamento di Salerno ceduto per scopi benefici e un’altra abitazione, nella zona di Prignano Cilento, che potrebbe avere la stessa sorte.
È stato etichettato come il “cannibale di Torrione” e la sua storia nel 2013 suscitò enorme scalpore. La tragica morte della madre 73enne, Maria Pia Guariglia, per cui lui risulta tuttora in riabilitazione presso una Rems di Vairano Patenora, non solo segnò la sua vita, ma gettò inevitabilmente anche un’ombra sulla casa di via Martuscelli in cui si era consumato il fattaccio. Secondo gli inquirenti, la donna sarebbe stata uccisa e i suoi resti sarebbero stati in seguito cucinati. Il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Salerno, Elisabetta Boccassini, destinò Renzi, giudicato incapace di intendere e di volere, nella struttura in cui tuttora si trova in custodia.