Ucciso perché spacciava senza il permesso del clan. Condannato “Paperino” e Francesco Barbato, assoluzione per Di Puorto

12 Febbraio 2020 - 19:12

 VILLA DI BRIANO (red.cro.) – “Spacciava senza il permesso del clan dei Casalesi”. Dopo 18 anni arriva la sentenza su un delitto di camorra che era stato dimenticato da molti, ma non da tutti. Massimo Cristofaro Dell’Aversana, è stato ucciso il 12 luglio del 2001 a Villa di Briano, La ricostruzione dell’efferato delitto, avvenuto con una vera e propria spedizione punitiva con pistole e fucili a canne mozze, è stata resa possibile dalle confessioni di alcuni collaboratori di giustizia come Antonio Iovine alias o’ninno, Francesco Barbato e Giuseppe Misso, tutti imputati del procedimento insieme a Massimo Russo, alias paperino, e Sigismondo Di Puorto.

Il giudice ha condannato a 30 anni Massimo Russo, mentre 12 anni sono stati inflitti a Francesco Barbato, collaboratore di giustizia. Assoluzione, invece, per Sigismondo Di Puorto.