ULTIM’ORA. 11 milioni di euro, camorra e monnezza. Restano in carcere Caliendo e Iorio jr. dei rifiuti
22 Febbraio 2024 - 21:58
CASAL DI PRINCIPE/CALVI RISORTA – C’era molta attesa rispetto alla decisione del tribunale del Riesame di Napoli rispetto alla convalida o all’annullamento delle misure cautelari scattate a seguito di un’indagine della DDA di Napoli e della Guardia di Finanza.
Restano in carcere Antonio Caliendo, 38enne di Casal di Principe, e Luca Antonio Iorio, 49enne di Calvi Risorta, ritenuti i due principali protagonisti di questo giro di denaro.
Tra false fatture, prelievi in contanti e bonifici, il gruppo avrebbe mosso circa 11 milioni di euro.
Annullata l’ordinanza degli arresti domiciliari per Silvana Delia Corvino, mamma di Caliendo. Il tribunale della Libertà ha scarcerato dai domiciliari anche Nicolino Iorio, padre di Antonio Luca.
Stessa decisione e quindi liberi anche Ersilia Carano, 59enne di Casal di Principe e Alfonsina Russo, 34enne di Casal di Principe.
Conferma della misura cautelare degli arresti domiciliari anche per Nicola Ferri, 69enne di San Marcellino e Gaetano Marrapese, 49enne di Pastorano.
L’accusa è quella di aver creato un’organizzazione dedita ai reati di riciclaggio di denaro, frode fiscale ed intestazione fittizia di beni, aggravati dalla finalità di agevolare il clan dei Casalesi.
Diversi gli avvocati difensori casertani coinvolti, tra cui ricordiamo Pasquale Diana e Mirella Baldascino, che sta rappresentando le signore Corvino e Russo.