MARCIANISE. Qualche mese fa Velardi e suo figlio lo consideravano giusto un pelo in meno di un malavitoso. Ieri sera tutti in bianco con la Letizia e quell’allegrone di Golino
1 Luglio 2018 - 12:35
MARCIANISE (g.g.) – Pino Riccio è un politico, ma ancor di più è un professionista paziente e realista.
Coltiva, legittimamente, i suoi interessi professionali e preferisce presidiarli dall’interno del comune, soprattutto in questo momento in cui l’attuale amministrazione ha impresso un ritmo schizofrenico al suo agire.E per questo motivo Pino Riccio fa resistenza passiva di fronte alle legnate, cercando, nel contempo, di ricucire il rapporto con quello che è si è dimostrato un suo detrattore senza sé e senza ma.
Al riguardo, scriveva Antonello Velardi, in una delle tante interviste ficcanti, incalzanti (seh, seh!) che si è auto-realizzato con il suo giornale, a riguardo di Pino Riccio: “E’ venuto nel mio ufficio Pino Riccio, ex amministratore delegato e figlio (sic!) di una stagione politica ormai lontana, e mi ha chiesto un assessorato. Sì! Un assessorato. Le sue erano solo chiacchiere, voleva semplicemente un assessorato, l’ho messo alla porta“.
Nel pieno della crisi delle dimissioni del sindaco, Antonio Sic Velardi, figlio del primo cittadino, rispondendo a un post pubblicato proprio da Pino Riccio scriveva, testualmente, trattandolo come una sorta di appestato tendente al coglione: “E con chi doveva essere il confronto? Con te? Con quei quattro coglioni messi a conto cassa che hanno fatta della critica denigratoria le loro giornate? Ora si è dimesso, avete perso l’unica persona…” bla, bla, bla.
I quattro coglioni diventarono responsabili quattro giorni dopo. Velardi Jr. li aveva definiti: “coglioni messi a conto cassa”. Se aveva questa convinzione, e l’aveva, perché lo mise nero su bianco, quali furono gli strumenti per farli rientrare e salvare la poltrona di papà?
Gli stessi per i quali si erano allontanati, seguendo la traccia critica di Filippo Fecondo, in più vi favoriremo come documenti acclusi a questo articolo anche una fotografia che inneggia a Velardi ma, allo stesso tempo, lo stimola a fare di più perché, mostrando Pino Riccio in foto, afferma che in due anni il sindaco è riuscito a cacciare solo lui dalla sua stanza.
Poi arriva l’estate che, a Marcianise, è sempre sufficientemente godereccia. Ed eccoli qui, Velardi e Riccio fraternamente abbracciati insieme a Lady 8%, il vice sindaco Letizia, candidata alle scorse politiche e continua a essere la pupilla del primo cittadino e insieme al simpatico consigliere comunale Golino. Quello che, per intenderci, una volta entrato in consiglio si è visto, per pura coincidenza, riconoscersi un contratto a tempo pieno, e non più part-time dallo studio commerciale del nostro amico Biagio Tartaglione detto il Rubizzo.
La nuova posizione professionale ha comportato un lauto aumento di stipendio, che oggi è corrisposto all’appena citato Rubizzo non dagli utili del suo studio, ma dalle tasche dei marcianisani, visto che gli impegni essenziali per il futuro del sistema solare e della via Lattea dipendono dal Golino, il quale non può dedicarsi al suo impiego nello studio commerciale perché deve badare, soprattutto in questo periodo, ai corsi di formazione e a ante cose interessanti, soprattutto per lui.Ormai Marcianise è un vero e proprio palcoscenico in cui si esibiscono tanti nani e altrettante ballerine.