“Vi chiedo scusa e pago i danni”. 55enne sotto processo prova a fare pace con cognata e nipote dopo averle bloccate fuori casa
3 Dicembre 2024 - 10:00
SAN FELICE A CANCELLO – Ieri, 2 dicembre, si è celebrata l’udienza predibattimentale a carico di F.I., 55enne di San Felice a Cancello, dinanzi al giudice monocratico Zullo, accusata di l’esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle persone e sulle cose.
Tutto nasce per una strada che divide le abitazioni dell’imputata, una 55enne difesa dall’avvocato Alfonso De Lucia e la cognata, 61enne, con la figlia 33enne, supportate dalla legale Rosa Piscitelli e dal collega Gennaro Masiello.
“Vi faccio passare un guaio”. Questa la minaccia della 55enne che, per non fare usare una strada di ingresso alle parenti, che riteneva di sua proprietà, ha bloccato l’ingresso all’abitazione alla cognata e alla figlia, chiudendole fuori bloccando la strada con una catena.
Le persone offese, nell’udienza di ieri, si sono costituite parti civili e il difensore di F.I. ha segnalato la volontà della donna di accedere alla cosiddetta messa alla prova.
La 55enne ha scritto una lettera di scuse nei confronti della cognata e della nipote, offrendo loro un risarcimento per i danni patiti.
Il Giudice Zullo si è riservato sull’ammissione o meno della “messa alla prova” ed ha rinviato le parti all’udienza del gennaio 2025.