CASERTA. VIDEO E FOTO sconcertanti. Movida e ressa in pieno centro: ma per i casertani il Covid non esiste già più?

23 Maggio 2021 - 19:30

Caserta (pasman) – Chi non è più giovanissimo ricorderà che c’è stato un tempo in cui, alcuni lustri fa, i poteri pubblici, per giustificare gli scarsi risultati che ottenevano contro la dilagante microcriminalità che spadroneggiava, con un callido ribaltamento delle proprie responsabilità accusava placidamente la pubblica opinione di omertà.

Oggi, molto è cambiato, perché la criminalità continua ad imperversare e le illegalità grandi e piccole fanno tuttora parte della nostra quotidianità, ma la denunce, dirette od indirette, quelle sono all’ordine del giorno. Basta scorrere qualsiasi social media per sapere, a chi davvero lo voglia, dove e come avvengono le magagne di tutti i tipi. Chi, a Caserta, sono i parcheggiatori abusivi, dove avviene lo spaccio di droga, in quali locali sono serviti gli alcolici ai minori, quali esercizi impiegano lavoratori in nero, e via cantando.

Tuttavia, nulla si muove. La magistratura ha i suoi tempi biblici, le forze di polizia hanno sempre ben altro da fare, la polizia municipale manca sempre di uomini. Così ai cittadini non resta che la denuncia pubblica attraverso CasertaCE.net, come nel caso di oggi.

In piena emergenza covid (per niente superata, come ci si illude, se – è notizia di queste ore – proprio la Campania ha ben il 25% dei decessi nazionali e l’Italia è il secondo Paese al mondo per decessi ogni 100mila abitanti), vigente il divieto di assembramento, l’obbligo dell’uso delle mascherine ed il coprifuoco dopo le ore 23, ecco quello che accadeva sabato sera in una delle strade del centro del nostro capoluogo e per l’ennesima volta. Una inconcepibile ressa, quella della movida di sempre fomentata da esercenti senza scrupoli, resa ancor più grave dallo spettro della grave pandemia la quale è costata finora all’Italia 125mila morti, che vengono in tal modo più che vilipesi, e dal disprezzo e dall’indifferenza verso le proibizioni governative, non certo liberticide, ma volte ad evitare la catastrofe sanitaria. Il fatto che masse di irresponsabili come quelle – ragazzi o non ragazzi, poco cambia, anzi, peggio ancora – possano agire in pieno arbitrio, fare come vogliano ed abbandonarsi ad ogni gratuito abuso vuol dire una sola cosa: che l’autorità dello Stato – ci si scusi la nettezza, ma è così – è venuta pericolosamente meno.

Si esprime solo in una dimensione virtuale, che non ha corrispondenza nella realtà, la quale va per fatti propri. Per quale ragione si crede che i cittadini ci scrivano e ci mandino foto e video, come in questo caso, delle prevaricazioni e delle prepotenze che sono costretti a subire inermi ?

La risposta è evidente: non sanno a che santo votarsi! Specie quando la accomodante pubblicistica cittadina, spesso e volentieri, è portata ad edulcorare i fatti, quando la narrazione politico-istituzionale elogia demagogicamente la cittadinanza, benché sia sotto gli occhi di tutti che ognuno ha fatto e fa come vuole a discapito di quella parte della popolazione che responsabilmente pure ha osservate le norme di prevenzione varate, quando ai rigorosi controlli sempre annunciati seguono i risibili risultati di qualche contravvenzione elevata rispetto alla marea di violazioni che vengono apertamente commesse.

Ora, basta chiacchiere e campo alle sconcertanti immagini…