VIDEO-INTERVISTA. Un’estate da BelvedeRE. Massimo Vecchione, dopo il successo degli eventi di giugno e luglio, si toglie qualche sassolino dalla scarpa
31 Luglio 2024 - 17:21
L’imprenditore sottolinea anche di non aver mai avuto a che fare con “Un’estate da re”, da sempre finanziata con fondi pubblici. “Io ogni anni fronteggio il rischio di impresa, nel senso che se non vendiamo i biglietti per gli spettacoli che organizzo , i soldi li devo tirar fuori io. Il Comune non ha mai dato un solo euro di contributi e ho sempre pagato il fitto degli spazi, le attrezzature, rispettando la sacralità del monumento”
CASERTA – “Sfido qualsiasi sindaco, di qualsiasi città italiana, a rinunciare ad avere un rapporto con una società organizzatrice di spettacoli come la mia, che mette a disposizione eventi di altissimo valore artistico e che allo stesso tempo adempie a tutti gli obblighi economici riguardanti l’uso temporaneo di spazi pubblici”.
Massimo Vecchione ha aspettato la conclusione del primo segmento dell’estate in musica e teatro da lui organizzata per togliersi qualche sassolino dalla scarpa.
“Io amo la città di Caserta e per questo motivo vorrei portare avanti il discorso del Belvedere e della valorizzazione della Reggia di Caserta in una visione moderna, che mette insieme la necessità di conservare e tutelare la bellezza dei luoghi. Ma francamente sono anche stufo della manipolazione della verità operata da certi personaggi. Io pago gli spazi comunali come li può pagare qualsiasi altra azienda che porti al Belvedere uno spettacolo degno di quei luoghi”.
“Non è un caso che ho sempre preteso che il cartellone fosse esaminato e anche approvato dall’assessore alla Cultura della città, Enzo Battarra, persona seria, perbene e competente. Se pensiamo che quest’anno si sono esibiti artisti come Giovanni Allevi, Nick Mason, batterista dei Pink Floid ossia il gruppo rock che si colloca tra i primi cinque della storia della musica di tutto il mondo; se pensiamo a spettacoli che ancora oggi sono di avanguardia come quello di Elio e le Storie Tese , io dico che cose del genere portano lustro alla città come lo porterebbero a una qualsiasi altra città che sarebbe pronta e stenderebbe tappeti rossi davanti a un cartellone del genere”.
Massimo Vecchione e i sassolini tolti dalla scarpa. Questi sono solamente i primi, gli altri li ascoltati dalla video-intervista da lui concessaci.