VILLA ARZILLA, ovvero finché c’è vita, c’è speranza: assunto da Terra di Lavoro Spa all’età di 70 anni
2 Agosto 2025 - 19:03

Ci siamo guardati, riguardati, riletti il codice fiscale una decina di volte. L’anno di nascita di questa persona di Santa Maria Capua Vetere, che è uno dei tre assunti dell’ultima infornata clientelare che ha consentito anche alla persona Basilicata di San Felice a Cancello, stesso comune del sindaco di San Felice e consigliere provinciale zanniniano Emilio Nuzzo, e ad un’altra signora di cognome Guida “di prendere il posto”
S.MARIA CAPUA VETERE – Indagheremo sulla identità e sulle caratteristiche del signor Antonio Dubliano di Santa Maria Capua Vetere.
Ma non per qualcosa e non perché abbia fatto, fino a prova contrario, niente di male. Però bisogna mettere a fuoco il punto giuridico della sua clamorosa assunzione all’interno di quello che noi abbiamo sempre considerato un carrozzone che serve solamente a spendere, a gettare via dal balcone, soldi pubblici senza garantire alcun servizio efficiente ai cittadini. Uno di quei carrozzoni le cui quote, le cui azioni, sono interamente nelle mani dell’amministrazione provinciale.
Stavolta non Gisec, non Agis, bensì Terra di Lavoro Spa. Non tanto ultimatamente, ma negli anni scorsi, oggetto di nostre lunghe inchieste tanto circostanziate quanto ignorate da una Procura di Santa Maria Capua Vetere che abbiamo capito dopo del perché la nostra fosse tutta fatica sprecata. anzi lo abbiamo capito fin troppo bene.
Terra di Lavoro si occupa del controllo e della manutenzione degli impianti tecnici (leggi caldaie del riscaldamento) in tutti i comuni della Provincia, eccetto quelli con popolazione superiore ai 40mila abitanti, ossia Aversa, Caserta, Marcianise e Maddaloni, il cui servizio e la gestione connessa sono nelle mani delle amministrazioni comunali.
Non vogliamo affrontare di nuovo le enormi carenze e soprattutto l’inamovibilità, l’inossidabilità di un dirigente che di nome fa Silvio e di cognome fa Sgueglia, divenuto una sorta di leggenda del male in quegli articoli-inchiesta di qualche anno fa. Il caso di oggi è quello di Antonio Dubliano, uno dei tre assunti nel concorso prima sospeso, e poi riattivato dal presidente della provincia Anacleto Colombiano.
Un concorso bandito, come tante altre cose, durante una gestione tutt’altro che consistente solo nella normale, ordinaria, amministrazione, dal vicepresidente reggente Marcello De Rosa.
Abbiamo consultato più volte i dati del codice fiscale, perché non credevamo ai nostri occhi. Antonio Dubliano viene assunto in un ente comunque a totale controllo pubblico alla veneranda età di 70 anni. Ora, non sappiamo se i contenuti contrattuali a cui si collegano i dipendenti di terra di lavoro spa consentono di allungare l’età lavorativa a 70 anni, così come possono fare alcune categorie come quella dei medici, giudici ed altri ancora. siccome però al di là dei 70 anni non si può andare, vorremmo capire quale diavoleria si nasconde dietro quest’assunzione che poi dovrebbe concludersi di qui a pochissimo con il pensionamento.
Non ricordiamo bene la data di nascita. ricordiamo bene l’anno di nascita che è il 1955 a meno che qualche incapace che lavora negli uffici amministrativi della provincia o in quelli di terra di lavoro spa non abbia sbagliato a trascrivere il codice fiscale.
La vicenda è un po’ buffa ma anche un po’ seria. Merita senz’altro un ritorno giornalistico.