Violenze nel carcere di SANTA MARIA CAPUA VETERE. La Cassazione: “Fu tortura”. Respinto il ricorso dell’ex comandante Manganelli
24 Marzo 2022 - 18:31
SANTA MARIA CAPUA VETERE – Respinto il ricorso dell’ex comandante del carcere di Santa Maria Capua Vetere, Gaetano Manganelli, contro la validazione delle accuse nei suoi confronti da parte del Riesame. I fatti avvenuti il 6 aprile del 2020 configurano il reato di tortura, lo conferma la Corte di Cassazione. Nelle motivazioni si legge: “Il delitto di tortura è stato configurato dal legislatore come reato eventualmente abituale, potendo essere integrato da più condotte violente, gravemente minatorie o crudeli, reiterate nel tempo, oppure da un unico atto lesivo dell’incolumità o della libertà individuale e morale della vittima, che però comporti un trattamento inumano e degradante per la dignità della persona. Ai fini dell’integrazione del delitto di tortura – prosegue la Suprema Corte la locuzione “mediante più condotte” va riferita non solo ad una pluralità di episodi reiterati nel tempo, ma anche ad una pluralità di contegni violenti tenuti nel medesimo contesto cronologico. Le condotte di tortura risultano non essersi fermate a quelle inflitte il pomeriggio del 6 aprile, essendo proseguite, con ulteriori vessazioni (in particolare nei confronti dei 14 detenuti trasferiti nel reparto Danubio), anche nei giorni successivi.”