Se Zannini sarà cacciato dai grillini e dal PD di Schlein-Camusso, verrà raccattato da Forza Italia. I nomi della lista e alla Forte luccicano gli occhi: “E’ il Maradona delle preferenze”

19 Settembre 2025 - 14:22

Sul paragone con il grande Dieguito avremmo tanto da scrivere, ma non lo facciamo perché bisogna anche considerare l’identità del mittente di questa frase variopinta. Quel che è importante affermare è che se oggi De Luca riuscisse ad appendere al muro Fico e i 5 stelle, ad evitare che nasca la commissione etica con Cafiero De Raho e il procuratore Mancuso, lo Zannini si candiderebbe con il governatore uscente e vi spieghiamo precisamente il perché

CASERTA(g.g.) E la peggiore patacca che si può propinare ai lettori quando alla scadenza della presentazione delle liste manca ancora un mese visto che le elezioni regionali, sono fissate ufficialmente per domenica 23 novembre e lunedì 24 novembre, è quella di dare per certo ciò che, a questo punto, certo non è, al massimo probabile. Nel senso che molte posizioni appaiono solide all’interno delle varie liste in campo, ma di qui ad un mese, lo diciamo utilizzando un bel po’ di esperienza da noi maturata nei decenni spesi a seguire elezioni di ogni genere, si modificheranno rispetto a quello che viene scritto oggi. Poi ci sono situazioni in cui si cerca di fare a bere ai lettori e più in generali ai cittadini elettori fatti decisamente manipolati e che non riproducono la realtà così come questa si configura nei luoghi in cui poi le decisioni sono assunte materialmente.

Prendete questa vicenda di Giovanni Zannini, che pare certa ora, sicura, ma che, come detto, lo è così ad un mese dalla presentazione delle liste. Il medesimo sta cercando di far passare l’idea che dipenda lui e da lui solo la decisione di candidarsi nella lista civica di Vincenzo

De Luca, schierata con il centrosinistra e con Fico presidente oppure con Forza Italia schierata nel centrodestra con Mister X presidente. In realtà non è così. Se dipendesse da lui, Giovanni Zannini si candiderebbe di nuovo con Vincenzo De Luca per andare a costruire quel plotoncino di 8,9, 10 consiglieri in grado poi di mettere, come si suol dire “in due piedi in una scarpa” Roberto Fico e l’area pentastellata.

Sa bene, infatti, Zannini che ciò non andrebbe a rovinare i rapporti con Forza Italia dove lui è riuscito a collocare, insieme a Francesco Silvestro, la loro pupilla Amelia Forte nella posizione di commissaria provinciale. Parafrasando un’antica canzone della Rosanna Fratello, ritornata in auge in una delle ultime edizioni del Grande Fratello, due anni sono lunghi da passare Zannini spera realmente di andare a Roma a fare il deputato o addirittura il senatore ma per lui, oggi, la priorità è quella di mantenere le mani in pasta.

Di farlo a modo suo. Di creare una condizione di relazione stabile tra la regione Campania e tutto quello che si è “pappato” a Caserta ossia l’amministrazione provinciale, quella cloaca dell’ex consorzio idrico oggi ITL spa, il Consorzio di Bonifica Sannio Alifano, qualche comunità montana sparsa, il Consorzio del gas dell’alto casertano e, in quota parte, anche il Consorzio di bonifica del basso Volturno e Aurunco, gli Ambiti territoriali ottimali dei rifiuti con il suo fedelissimo Gino Pellegrino, l’Ambito territoriale ottimale del ciclo delle acque con il suo ultra fedelissimo e forse tanto altro ancora, Anacleto Colombiano il quelle incredibilmente fregandosene di ogni  questione di opportunità continua a cumulare questa carica con quella di presidente della Provincia e poi la Gisec e poi Terra di Lavoro spa in una concentrazione di potere mai vista nella storia della provincia di Caserta e che ci ha consentito di diventare così come ha detto ieri sera in una convention di Forza Italia la già citata pupilla nonché variopintissima Amelia Forte, il “Maradona delle preferenze”.

Entrando da consigliere di minoranza non è che Zannini si scorderebbe i percorsi dei vari uffici della regione ma incontrerebbe molte più difficoltà o organizzare porcherie come quella, ad esempio, che ha portato l’ente idrico campano, cioè la Regione Campania, creditrice di 120 milioni di euro spicciolo più spicciolo meno, del consorzio idrico, a concedere alla filiazione di questo, cioè all’ITL spa, la gestione completa del ciclo delle acque, quale braccio operativo dell’ Ato provinciale in tutti 104 i comuni di Terra di Lavoro con una determinazione fortemente contestata da autorevoli organismi dello Stato a partire dall’Authority della tutela per la concorrenza o Antitrust che dir si voglia

Per cui, se Forza Italia, come ha detto Amelia Forte, la pupilla entrata politicamente nelle grazie di Zannini e di Silvestro, Forza Italia attende il suo top player, il “Maradona delle preferenze” (povera memoria di Dieghito) è perché Zannini vede complicarsi sempre di più la possibilità di candidarsi ancora con De Luca e dunque la possibilità di essere ancora consigliere di maggioranza, sua priorità assoluta anche rispetto all’obiettivo pur esistente, di candidarsi alle politiche nella primavera o nell’autunno del 2027. Questo lo abbiamo precisato proprio per far capire che Zannini non sta scegliendo, per far capire che Fulvio Martusciello, coordinatore regionale il quale si consola solamente con l’idea di portare a Roma un risultato, ha visto ridurre il suo peso specifico, la forza del suo potere dopo quelle elezioni europee a cui ha chiesto a Zannini e a Silvestro il è pieno appoggio sotto ogni punto di vista. On vogliamo scomodare il Faust e il patto con il diavolo, ma oggi, Martusciello checchè lui dica, è un coordinatore regionale più debole di quanto non lo fosse prima delle europee al cospetto prima di tutto di Francesco Silvestro.

GLI IMPRESENTABILI PER LA COMMISSIONE ETICA

Per quanto riguarda poi la lista di Forza Italia, di questa esiste già una bozza ma è chiaro che molto dipenderà anche per quanto riguarda i suoi componenti da quello che De Luca dirà a Zannini (o ha già detto a Zannini) in merito alle previsioni in merito al lavoro della commissione etica che Fico e i 5 stelle vogliono insediare sotto il coordinamento dell’ex procuratore della Repubblica Aggiunto di Napoli nonché capo della Dda, poi divenuto senatore pentastellato, Federico Cafiero De Rho e dell’ex procuratore della repubblica di Nola, Paolo Mancuso, avrà inserito il suo nome del consigliere regionale di Mondragone  tra gli impresentabili insieme a quelli di altri deluchiani doc come Cascone, Picarone insieme a quello di Mocerino mentre su Gennaro Oliviero, bisogna  capire il 30 settembre cosa deciderà il gip del tribunale di Aversa-Napoli Nord sull’accusa di traffico d’influenze, formulatagli dal pubblico ministero Corona in merito alle presunte pressioni realizzate dal presidente del consiglio regionale a sostegno del capo del dipartimento psichiatria e salute mentale dell’Asl di Caserta, Luigi Carizzone. non ne parliamo poi dopo dell’ex sindaco di Casapesenna, ex vice presidente reggente della Provincia oggi consigliere provinciale Marcello De Rosa oggi condannato in primo grado a tre anni di reclusione per il reato di falso, compiuto secondo i giudici del tribunale di Aversa-Napoli Nord nell’ambito della vicenda che avrebbe portato alla falsificazione della firma di un consigliere comunale di Casapesenna e De Rosa pretendeva che si dimettesse.  

I CANDIDATI DI FORZA ITALIA

L’ipotesi di lista di Forza Italia è costituita sulla base di 3 maschi e 5 femmine: Giovanni Zannini, Orlando De Cristofaro assessore comunale all’urbanistica di Aversa, per quanto riguarda il terzo maschio c’è l’ipotesi dell’ex sindaco e più votato alle recenti elezioni comunali di Lusciano, Nicola Esposito, anche se questi qualora la lista di Luigi Bosco, non più contrassegnata dalle insegne di Azione di Calenda fosse autorizzata ad entrare nel gruppo di quelle che sosterranno Roberto Fico potrebbe entrare in questa compagine ritenendo soprattutto se Zannini liberasse un posto tra gli eletti di centrosinistra, di potersi giocare una carta per essere eletto andando in concorrenza diretta con il vice sindaco nonché assessore ai lavori pubblici del comune di Cellole Giovanni Iovino

Un altro soggetto, in passato cosentiniano e oggi divenuto zanniniano, ossia il commercialista Giovanni Parente di Castel Volturno, ha deciso di lanciare sua figlia Angela. Altro nome al femminile è quello della caiatina Rosetta De Rosa, moglie di Franco della Rocca. Di Amelia Forte non ne parliamo proprio. Sarebbe uno dei rarissimi casi in cui un coordinatore o commissario provinciale svolgerebbe contemporaneamente sia la funzione di capo del partito, sia quella di candidato. E poi la ciliegina sulla torta. Giustamente se c’è il Maradona delle preferenze ossia il pluri indagato per concussione, corruzione e falso, Giovanni Zannini, che ci mettiamo a spaccare il capello su Veronica Biondo vice sindaco di S. Maria a Vico, indagata insieme al suo sindaco Andrea Pirozzi incredibilmente salvato dalla prefettura di Caserta, nonostante le pesanti intercettazioni che lo riguardano e che provano le sue relazioni con soggetti appartenenti alla criminalità organizzata dell’area caudina. Il quinto nome non si è ancora capito bene. Si parla di una Caterino dell’agro aversano che poi significa cercare l’ago in un pagliaio ma noi proveremo a identificarla. Un altro nome che gira è quello di Gerardina Martino, un habitué visto che già si è candidata alle elezioni regionali del 2020 nel PD quando era vicinissima a Stefano Graziano, salvo poi transitare un secondo dopo la conclusione dello spoglio con il vincitore Gennaro Oliviero che la volle assessora al bilancio al Comune di Caserta. A quanto pare Oliviero le ha chiesto di scendere in campo anche stavolta nella lista deluchiana “Su la testa”. La Martino ha detto che non ha intenzione di riproporre la propria candidatura a queste elezioni. Poi, il nome di quella che è anche la moglie del noto imprenditore di S. Maria C.V. attivo nei grandi lavori stradali, Michele Zito, è saltato fuori come ipotesi di candidata in Forza Italia con la conseguenza di un completamento di un salto triplo Graziano, Oliviero e oggi Zannini. Lei, però, avrebbe smentito. Conosciamo il soggetto, prendiamo atto della smentita ma proprio perchè lo conosciamo ci andiamo con le molle.

Questo è, per il momento, ma non è detto che non ci saranno cambiamenti nei prossimi giorni e nelle prossime settimane