Zannini dice il falso perchè a CAPUA lui, con due assessore fedelissime, controlla la materia del ciclo dei rifiuti fin dal maggio del 2021

11 Ottobre 2023 - 18:32

Basta scorrere i nostri archivi e quello di Google per ritornare alla nomina della mondragonese Francesca Gravano avvenuta proprio nella primavera di quell’anno, altro che assunzione di responsabilità della Nocerino solo a partire dal luglio 2022. Approfittiamo dell’occasione per spiegarvi come sia avvenuto la staffetta tra la fallita Ecologia Falzarano srl e la Ecology srl (hanno avuto la sfrontatezza di non cambiare neppure il nome) che, con i congiunti dei falliti, ha fittato le attività dell’impresa già attiva a Capua, il 24 gennaio del 2022 in quel di Benevento. Studiare, studiare, solo così si garantisce ai lettori una seria informazione, altro che limoni, minacce e smargiassate

CAPUA (g.g.) Abbiamo promesso ai nostri lettori di lavorare sodo, nei prossimi giorni e nei prossimi mesi, sulle dinamiche relative alla presenza nelle varie amministrazioni comunali della provincia di Caserta di uomini e di donne che si muovono ed esercitano funzioni più o meno apicali in nome e per conto del Consigliere Regionale Giovanni Zannini.

Per quanto riguarda Capua, c’è bisogno di un supplemento di approfondimento, rispetto a a quello che abbiamo già scritto nell’articolo di ieri, anzi in un suo paragrafo (CLIKKA E LEGGI) replicando all’affermazione formulata da Zannini il quale ha detto che il suo movimento non ha mai avuto a che fare con l’area dei rifiuti in quel di Capua se non dal luglio del 2022, cioè dal momento in cui Rosaria

Nocerino non ha assunto la funzione di assessore all’ambiente e all’ecologia. Abbiamo già avuto la possibilità di smentire questa ricostruzione, che abbiamo definito inesatta. Ma oggi dobbiamo scrivere qualcosa in più e forse il semplice aggettivo appena utilizzato non è sufficiente per qualificare le dichiarazioni esposte da Zannini.

Lui ha avuto in mano l’assessorato all’ambiente e ai rifiuti nel Comune di Capua già a partire dal maggio del 2021 quando nella giunta capitanata dall’allora sindaco luca branco entra la mondragonese Francesca Gravano, prima dei non eletti di una lista che nel 2018 aveva appoggiato la coalizione di centrodestra e il candidato sindaco alternativo a quello di Zannini, nominalmente Virgilio Pacifico, un autentica comparsa esattamente come oggi lo è Francesco Lavanga.

La Gravano, infatti, militava nell’area politica di Forza Italia vicina al Consigliere Regionale Massimo Grimaldi, che la ha sempre considerata una persona di sua fiducia.

Ma Grimaldi, evidentemente, non è stato in grado di assecondare, in quel periodo le ambizioni della Gravano a cui Zannini ha promesso e ha attribuito in pratica da solo, con la firma formale di Luca Branco, la carica di assessore al Comune di Capua, in cui è andata a riempire la casella che qualche mese prima, precisamente a ottobre 2020, era stata lasciata libera dalla dimissionaria Anna D’Orta.

Le deleghe assunte da Francesca Gravano furono le seguenti: ambiente e rifiuti, sport e servizi cimiteriali, non sappiamo se oggi Rosaria Nocerino abbia le medesime deleghe, ma sappiamo che sicuramente ricopre quelle più pesanti cioè ambienti e rifiuti e servizi cimiteriali.

Zannini, dunque, quando ha portato in maggioranza Rosaria Nocerino, il 16 settembre del 2021 con tanto di conferenza stampa, tenuta il giorno dopo (CLIKKA E GUARDALA) aveva già stipulato un accordo politico con Luca Branco che durava da 4 mesi, cioè dal maggio precedente dal momento in cui Francesca Gravano era entrata in giunta. La rappresentante di Zannini all’interno dell’amministrazione Comunale di Capua ha sempre avuto in mano la delega ai rifiuti. Altro che luglio 2022. L’assessorato è stato in pratica appaltato dal consigliere regionale che lo ha messo in filiera con la sua carica, importante ed influente, di presidente della Commissione Ambiente Ecologia e Rifiuti della Regione Campania. Se ieri dunque abbiamo scritto che Zannini aveva affermato cose inesatte, oggi diciamo che ha mentito sapendo di mentire. Se Luca Branco non fosse caduto non ci sarebbe stato nemmeno l’intervallo durante il quale Capua è stata amministrata da un commissario prefettizio.

La città di Fieramosca era stata pulita, spazzata, gestita nello spostamento, nella rimozione, nel collocamento del suo pattume dalla famiglia Falzarano già da diverso tempo. A Capua operava infatti la Ecologia srl che, attenzione, non è la Ecology srl ma una sua fotocopia dato che i titolari della Ecology cioè la famiglia Aniello coadiuvata dal figlio di Lorenzo Falzarano il quale ha una sua azienda la Eco junk srl operante nel cantiere di Sparanise, hanno voluto quasi sfidare la procedura fallimentare attivata dal tribunale di Benevento che il giorno 24 gennaio 2020 decreta, sentenzia, il fallimento della ecologia Falzarano srl. Subito dopo non interrompendo però la sua attività che pose in esercizio provvisorio, proprio perchè la Ecologia Falzarano era ancora impegnata, nell’erogazione di un delicato servizio di interesse pubblico, in diversi comuni tra cui quello di Capua. E quando la curatela fallimentare in accordo con il tribunale di Benevento, attiva l’articolo 107 della legge fallimentare e dunque apre la procedura competitiva finalizzata alla individuazione di un soggetto economico interessato all’affitto del complesso aziendale di Ecologia Falzarano srl.

Questa procedura competitiva, manco a dirlo se la sono aggiudicata i parenti diretti del fondatore della Ecologia Falzarano srl, cioè la Ecology srl con la quale, in data 24 gennaio 2022 , cioè esattamente due anni dopo la dichiarazione di fallimento, stipulano un formale contratto di affitto attraverso rogito definito nello studio di un notaio di Benevento.

Naturalmente tutto si svolge nel capoluogo sannita perchè sia la Ecologia Falzarano srl che la Ecology srl hanno la loro sede ad Airola, centro della valle Caudina.

Se abbiamo capito bene, Capua faceva parte di un micro ambito formato anche dai comuni vicini tipo Grazzanise, che al momento del fallimento della Ecologia Falzarano, si disgrega. Detto questo, però, la Ecology diviene in pratica protagonista della proroga. Studieremo bene le carte ma abbiamo la sensazione che quello che succede nel marzo del 2022, ad opera del commissario sia un affidamento in proroga che la Ecology può assumere in quanto locataria, in quanto ha affittato a conclusione della procedura attivata dal curatore fallimentare, in concordia con il tribunale di Benevento le titolarità della Ecologia Falzarano srl. Si fa riferimento ad un termine di queste proroghe fissato al 31 dicembre 2023. Ma la Ecology pianta radici a Capua e in tutti quanti i Comuni in cui queste società provenienti dall’esperienza dell’Ecologia Falzarano srl, dunque anche la CZeta e la già citata Eco junk, riesce a creare condizioni per aggiudicarsi gare, affidamenti, ben più solidi e strutturati com’è successo ad esempio per quello di Capua dove Ecology ha addirittura forse anticipato il periodo della sua precarietà della proroga per entrare in una dimensione di stabilità a 5 anni.

Ora, lo ripetiamo per la decima volta, può darsi anche che tutte le dinamiche politico amministrative he ci hanno portato a Capua come altrove , a sottolineare la coincidenza del controllo della delega specifica da parte di Zannini, siano disconnesse a questo consolidamento che la Dda, non CasertaCe, riconosce anche come azione promozionale, attivata da Nicola Ferraro, imprenditore condannato definitivamente per camorra. Zannini però pretenderebbe che di questo non si parli proprio, che non si scriva. Non vuole scrivere repliche precisazioni di contenuto che siano serie e non solamente dense di insulti e di informazioni totalmente sbagliate così come sono risultate quelle fornite nell’ultima risposta ai nostri articoli, pubblicata sul suo profilo Facebook l’altro ieri.