118. IL VALZER DELLE POSTAZIONI. Curti-S.Maria C.V. e Aversa alla Misericordia. Poi Russo e Mannella ci ripensano e tornano all’Asl Caserta
13 Ottobre 2020 - 16:04
CASERTA – Sono passati esattamente 7 giorni da quando su CasertaCe avreste potuto leggere della morte di una donna, colpita da infarto, nella sua residenza di San Marcellino. Nell’articolo denunciavamo l’attesa di due ore dal momento della chiamata al 118 all’arrivo dell’ambulanza (LEGGI QUI), mentre, il giorno dopo, pubblicavamo anche la risposta del dirigente del 118, Roberto Mannella (LEGGI QUI).
Dopo aver letto la delibera 1.249 pubblicata circa 24 ore fa, abbiamo deciso di tornare sull’argomento 118 e su tutto quello che c’è intorno all’intervento dei soccorsi in caso di emergenza.
In un primo tempo, anche le storiche postazioni di Curti, che poi è quella di Santa Maria Capua Vetere, e di Aversa, del servizio di emergenza 118 erano entrate a far parte della ben nota gara d’appalto, vinta a mani basse per l’ennesima volta dalla cooperativa Misericordia,
Giuridicamente questo è stato possibile perché, come leggiamo nel caotico atto che trovate nel link in calce, viene tutelata la facoltà, all’interno della convenzione che esternalizza il servizio per le 22 postazioni sparse per la provincia di Caserta, di modificare gli estremi del bando di gara. La conseguenza è che le due postazioni, quindi, tornano all’Asl, dopo quasi tre mesi dalla nota del dirigente del servizio del 118, che richiedeva la gestione autonoma delle postazioni di Curti e Aversa, e dopo 6 giorni dalla notizia del decesso della donna di San Marcellino, soccorsa dopo due ore di ritardo, contestazione rigettata dallo stesso Mannella.
Cala, così, il costo che l’Asl Caserta paga alla Misericordia per la gestione delle 20 e non 22 postazioni del 118. Curti costava all’azienda sanitaria casertana 255 mila euro, mentre Aversa 253 mila circa. Denaro che, quindi, la cooperativa di Caivano non incasserà.
CLICCA QUI PER LEGGERE LA DELIBERA SULLE POSTAZIONI DI CURTI E AVERSA