E’ una lunga storia che corre parallela a quella di CasertaCe. E di cui Peppe la prochetta è il simbolo vivo e intoccabile

6 Aprile 2018 - 00:00

CASERTA (g.g.) Formulare ipotesi sul motivo per cui i carabinieri o una qualsiasi altra istituzione di polizia giudiziaria possa recarsi
negli uffici della Ecoca, l’impresa che da anni cura la raccolta dei rifiuti nella città capoluogo e che ora continua a farlo in proroga, è letteralmente impossibile.

Guardate, se consultaste gli archivi di CasertaCe, trovereste almeno mille articoli su Ecocar e sulla gestione rifiuti della città capoluogo, con il corredo di un paio di spettacolari inchieste con dozzine di puntate cadauna. In questa ampia descrizione di fatti e circostanze, non ci siamo mai risparmiati un documento, non abbiamo mai scritto una riga che non fosse suffragata da un riscontro oggettivo. A nostro avviso, si sono materilizzati decine e decine di notizie di reato.

Poi, ognuno fa il suo. Un giornale scrive e denuncia, ma non ha in mano altri strumenti per perseguire il malaffare.

Tutto questo ragionamento per dire che è totalmente inutile sforzarsi per capire perchè i carabinieri siano andati negli uffici dell’autoparco stamattina. I motivi possono essere, per l’appunto, centinaia. Per cui aspettiamo un pò e cercheremo di capire meglio.