In centinaia a CASERTA per aiutare il piccolo Alessandro Maria, poche settimane di vita. Gazebo aperto fino alle 19 in Piazza Vanvitelli

28 Ottobre 2018 - 14:12

CASERTA (Lidia de Angelis)  In centinaia, nonostante la pioggia, per Alessandro Maria. Dalle 8 di stamani e fino alle 19, presso Piazza Vanvitelli a Caserta (sotto i porticati del Municipio), è installato un gazebo di raccolta informazioni e test per poter verificare la compatibilità a donare il midollo osseo al piccolo di 18 mesi, affetto da una grave patologia.

Stamani, già in poche ore, in fila vi erano centinaia di cittadini, di età compresa tra i 18 e i 35 per dare la propria disponibilità a essere sottoposti ai test per la compatibilità. Presso il gazebo si effettua la tipizzazione attraverso la raccolta dei campioni salivari, come primo accertamento.

Occorre portare con sé documenti e tessera sanitaria. E’ una corsa contro il tempo, ma Caserta e l’agro aversano stanno dimostrando grande umanità e partecipazione, una maxi gara di solidarietà per salvare il piccolino. I dottori dicono che restano solo 5 settimane per poter trovare una persona che abbia il midollo compatibile (quindi entro il 30/11/2018).

Oggi ottenere la propria tipizzazione tissutale è semplice, basta andare sul sito web dell’ADMO (https://admo.it) oppure contattare l’ospedale più vicino e il tutto viene effettuato per mezzo di un semplice campione di sangue oppure di saliva.

Chiunque rientrasse nei requisiti richiesti, vale a dire dell’età compresa tra i 18-35 anni, in buona salute e con un peso superiore ai 50 kg, può rivolgersi per ulteriori dettagli presso il SECONDO POLICLINICO di Napoli Via Pansini 5 ( ma ingresso con auto meglio da via De Amicis ) edificio 9/a tel. 081/7462533 o 081/7462531. Chiedere della dottoressa Meola che si è messa a disposizione.

Riceverà tutti fissando gli appuntamenti compatibili con le esigenze di chiunque vorrà donare. Ci si augura che si trovi presto un coraggioso donatore e che il piccolo si salvi.

IMPORTANTE: COME SI EFFETTUA LA DONAZIONE DI CELLULE STAMINALI EMOPOIETICHE?

Sono due le modalità. Il metodo “classico” prevede un prelievo di sangue midollare dalle ossa del bacino, in anestesia totale e con un ricovero di 48 ore. Il secondo metodo, invece, è un semplice prelievo di sangue dopo l’assunzione per 5 giorni di un farmaco che aumenta le percentuali di cellule staminali emopoietiche. Il sangue così raccolto viene poi manipolato e può essere donato al paziente.