False assunzioni per il permesso di soggiorno. Condannato imprenditore 35enne

30 Aprile 2018 - 18:24

AVERSA –  Pagavano dai 1.200 ai 2.000 euro per rapporti di lavoro fittizi finalizzati ad ottenere il permesso di soggiorno. Sette cittadini marocchini, fra il 2012 e il 2013, si erano rivolti ad un gruppo di persone che li aveva raggirati. Fra questi c’era anche G.C., 35anni originario di Caserta, titolare di un’impresa di ristrutturazioni con sede ad Aversa.

Processato a Cuneo, è stato condannato a 1 anno e 5 mesi di reclusione. Il pm aveva chiesto la condanna a 2 anni: “La ditta di C. era fasulla, non poteva garantire lavoro a tutte quelle persone”.

Dopo aver pagato, i lavoratori figuravano essere assunti nella ditta e così potevano chiedere il rinnovo del permesso di soggiorno. Così facendo, G.C. avrebbe condotto all’errore i funzionari degli uffici immigrazione delle Questure di Cuneo e Torino, che provvedevano all’evasione delle pratiche.

La difesa ha invece sostenuto che non c’erano prove del fatto che C. avesse ricevuto denaro dai sette nordafricani, né che sapesse che avessero necessità di essere assunti per poter restare in Italia. Alcuni di loro anzi avevano regolarmente lavorato presso la sua ditta, un’attività che esisteva ed era operativa.