Riparte il calcio italiano: un anticipo di calendario

16 Giugno 2020 - 17:50

Ormai è ufficiale.

Il calcio, dopo il lungo e obbligato periodo di lontananza dallo sport, riparte, per la gioia di tutti gli appassionati.

 

Le date del nuovo inizio post-crisi sono diverse, a seconda dei paesi coinvolti con le proprie squadre di rappresentanza, che vanno dall’Albania all’Ungheria, passando per la Slovenia.

In Italia, come confermato nel summit telematico tra ministero e vertici calcistici, si riparte il 20 giugno, con la serie A, grazie anche al frutto del dialogo instancabile e continuo tra Gabriele Gravina (il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio) e il ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora.

Il calendario delle partite – salvo nuovi blocchi, non pianificabili per ovvi motivi connessi all’andamento dell’emergenza – è ricchissimo, e comprende ben più di 120 match in un mese e mezzo.

 

Si va da Torino-Parma (prevista per le ore 19.30 del 20 giugno) fino a Verona-Cagliari (programmata per le 21.45, sempre il 20), passando per Atalanta-Sassuolo (19.30) e Inter-Sampdoria (21.45), che sono in programma invece per domenica 21 giugno.

L’attesa ottava giornata di ritorno vedrà poi, lunedì 22 giugno, alle 21.45, l’attesa sfida tra Juve e Bologna.

La palla poi passa, il giorno mercoledì 24, al Sassuolo, in gara contro l’Inter: ore 19.30.                           Le partite, attesissime dai tifosi, proseguono poi, da calendario, nel mese di luglio, con Atalanta-Napoli, Milan-Juventus e Roma-Inter, solo per parlare di alcuni dei match più attesi in questi giorni decisivi per il campionato che, si spera, ripartendo dalla 25esima giornata, possano concludersi nell’arco di due mesi, tenendo conto anche delle fasi di recupero.

 

Il primo vantaggio di questa ripresa è senza dubbio per gli abbonati alle tv in streaming, a partire da Sky, che trasmetterà, in via esclusiva, Torino-Parma, con tanto di soluzione “Sky Go” per coloro che accedono dagli smartphone e dai propri tablet.

Su DAZN, invece, i tifosi potranno seguire la sfida tra Verona e Cagliari, ma anche altri incontri per le giornate di recupero seguenti, da Verona- Napoli (23 giugno, 19.30) a Genoa-Parma (sempre martedì 23, ore 21.45).

 

Anche Now Tv propone l’opzione “Sport” in diverse soluzioni, per un mese, 7 giorni, o un giorno, compresa l’opzione “Smart Stick”, che prevede, incluso, il primo mese di “Ticket Sport”.

Oltre agli abbonati alle tv in streaming, però, le partite effettive sul campo coinvolgono anche tutta una platea di amanti del calcio, nonché una rete di persone che fanno parte dell’indotto.

Si parte dai circoli sportivi e dal versamento delle quote di iscrizione, per arrivare ai vari settori professionistici.

 

In alcuni casi il calo dell’introito totale è di 10 punti percentuali sui ricavi da stadio (per le squadre più seguite sul campo), mentre in altre situazioni queste perdite vengono compensate dalla riduzione generale dei costi di gestione, i quali vanno dal servizio lavanderia fino ai trasporti, passando per il personale medico/sanitario.

Ma non finisce qui.

La ripartenza infatti ha interessato anche il mercato delle scommesse online, che, se si pensa ai dati dello scorso anno, nello stesso periodo, aveva registrato un introito di 488 milioni di euro e oltre, al netto del payout.

 

Il calo di guadagno del settore è stato importante nel periodo della crisi, ed è proprio per questo che, con la ripartita, si prospettano nuovi slanci, soprattutto legati alla serie A, alla Liga e alla Premier League.

 

Oltre alla Rete, non è ancora chiaro cosa avverrà per i tifosi che chiedono una partecipazione fisica alle partite. I 350mila che hanno sottoscritto un abbonamento alla serie A non potranno infatti tifare allo stadio, visto che gli incontri in questione si terranno a porte chiuse. Gli abbonati chiedono comunque una restituzione della quota versata, anche se, a quanto pare, i principali club calcistici non sembrano propensi a questa soluzione.