Vigile urbano porta in tribunale il comune di CASERTA. I giudici gli danno ragione: scatta il risarcimento

5 Agosto 2020 - 15:00

CASERTA – Importante ed innovativo principio affermato dalla Corte di Appello di Napoli in materia di demansionamento. T.G. , dipendente del Comune di Caserta nel settore della polizia municipale, inquadrato nella categoria più alta degli impiegati (D), dal 2001 al 2004 è stato adibito a compiti semplici e ripetitivi quali quelli di guardiania e protocollo e per lo più tenuto in stato di totale inattività. Il giudice di primo grado, pur riconoscendo il demansionamento, ha rigettato la domanda perché ha ritenuto non provato il danno.

T.G. , difeso dall’avvocato Dmenico Carozza, ha impugnato la sentenza di primo grado sostenendo che lo stato di inattività, stante la elevata responsabilità del datore di lavoro, comprende in sé il danno alla professionalità che va quantificato in una percentuale della retribuzione.
La Corte di Appello di Napoli ha aderito alla tesi del legale dell’uomo e ha condannato il Comune di Caserta a risarcire il danno alla professionalità subito dal dipendente nella misura del 50 per cento della retribuzione mensile per tutti gli anni in cui è stato tenuto inattivo.